Eccola,
impertinente ed antipatica, come in ogni gravidanza mi vieni a trovare, maledetta insonnia…
proprio ora che i due nanetti dormono tutta la notte d’un fiato, e non me la menare che vuoi preparare il mio corpo ai risvegli dell’allattamento, al ciclo instabile di ritmo sonno\veglia di un neonato, che dovresti GIA’ saperlo che oramai sono quasi assuefatta al non sonno…
Torni e mi fai alzare pure, sbircio fuori dalla finestra e c’è una nebbia spettrale che ti rende ancora più insolente, sappilo MA non mi avrai…ora scrivo di getto per espiarti!
Poi me ne torno a letto e ti vinco con la mia strategia migliore da quando sono con il Barba: allinearmi al suo respiro, ancorarmi in qualche modo al suo sonno, difficile da raggiungere ma solido quando si manifesta, che mi culla.
E stanotte sono fortunata, il suo respiro sembra un treno che scorre fiducioso nei binari ed allinearmi diventa simbolo, diventa promemoria che siamo la nostra direzione…a volte come stanotte allineati, a volte uno dei due tira il freno d’emergenza e sommerge l’altro o lo scuote, altre volte l’uno spinge, soffia sull’altro per far ripartire a vapore questo treno stanco…alcune, pochissime volte, uno dei due deraglia pure ma c’è l’altro che “Houston abbiamo un problema!” lo riacchiappa perché i respiri allineati funzionano e sono STANOTTE la mia personalissima arma!
Attento amore, c’è una galleria…rallenta!
Vai amore c’è una discesa, urliamo e godiamone!
L’ennesima salita, vabbè amore sfruttiamo la scia dell’inerzia!
Allineati, “perpendicolari al cuore” (lacri cit.)!
2 Commenti
Sara, dico solo questo: sembra di leggere la pagina di uno dei migliori romanzi del momento. Quante cose hai imparato … Baci
in effetti qui si cresce a vista d’occhio!
Volenti o nolenti!