Lo ammetto, ho rivisto Sex and the City dalla prima all’ultima puntata per ben tre volte. I film no, sono stati una totale delusione. Conosco ogni outfit, mi sono sentita Carrie almeno migliaia di volte nella mia vita, ho imparato a memoria le battute in inglese ed in italiano.
Ci pensavo da giorni, in una rubrica dove si parla di figure anche femminili, di look, di cinema e serie televisive, di città, come non può mancare proprio lei, Carrie Bradshaw?
Stamattina mi sono svegliata presto, e sorseggiando il mio latte e nesquik mi sono messa qui a sognare… Sarà che è passato qualche anno, sarà che i miei gusti sono cambiati, sarà che io e la moda abbiamo un rapporto diverso… Ma quante cose ho trovato ridicole?
Se ci penso bene a mente fredda: lei, una freelancer come molte di noi, una giornalista che tiene una rubrica settimanale su un giornale con una tiratura addirittura bassa… Ma come faceva a comprarsi Manolo Blahnik e Louboutin tutti i mesi? Vestiti di Dior e di Oscar de la Renta?
Vogliamo parlare di un amore come quello con Mr Big? Anni ed anni, matrimoni, rinunce a persone migliori, per il lieto fine? Ma a chi lo racconta? Terrei le mie amiche chiuse in camera a chiave piuttosto che tra le braccia di un uomo senza ritegno come lui (non me ne vogliate…).
Ricordo anche che il telefilm è ambientato a New York, città che d’estate è caldissima ma d’inverno è gelida con metri di neve. Ora qui ci sono 8 gradi. Sto scrivendo indossando un paio di calzettoni, leggings, canotta, maglia lunga e felpona con il pelo dentro. E sono in casa, con il riscaldamento acceso. Se ce ne fossero -15 come a New York probabilmente uscirei vestita come un eschimese che va a pescare a Capo Nord.
Chi crede ai cappotti ultraleggeri, vestitini estivi, Mary Jane ai piedi e rigorosamente senza calze? Si, lo potrei fare. Calcolando una broncopolmonite con ricovero in ospedale due giorni dopo…
Carrie ha sempre indossato delle mise favolose. Qualche volta eccessive, eccentriche, fuori dagli schemi, ma ci ha ricordato che la moda è un gioco e che bisogna osare.
Oggi però non voglio ricordarvi di quanta meraviglia c’è nei look di Carrie, ma piuttosto ridere un po’ pensando che ogni tanto anche gli autori ed i designer di questa serie hanno esagerato o peccato di buon gusto.
Il vestito color verde pieno di piume è da sogno. Lo penso anche io. E ne ho indossato uno di simile a Parigi un paio di anni fa. A pensarci per anni ho partecipato alla rievocazione storica del mio paese indossando abiti del 700 veneziano e per ore ed ore (per fortuna era spesso nella stagione estiva) dovevo trattenere la pipì. Come fa Carrie? A camminare per la città un giorno intero, evitare il bagno, incontrare Mr Big che le dichiara a Parigi, dopo aver volato per mezzo mondo, che cosa prova ed emozionarsi?
Tornando sempre ai look del suo periodo parigino. Quell’abito con pois giganteschi? Non fa un po’ Moira Orfei (pace all’anima sua)? Le righe sono intramontabili e sono un must per un look alla parisienne, ma non sembra una figura in 3D? Gli occhi mi si incrociano a forza di guardarla!
Sono animalista, di conseguenza contro pellicce e colli di pelo vero. Che dobbiamo dire di quei cappottoni e pellicciotte inguardabili come questa grigia che indossa sopra un vestitino da sera? E nonostante io impazzisca per i copricapo ed i cappelli di qualsiasi taglia, colore, dimensione… La bandana, mi chiedo: ma perché, perché, perché?!
Io se bevo un cocktail in più (non mi piacciono nemmeno i superalcolici) mi ritrovo a far colazione con Oki la mattina seguente. Tutti quegli aperitivi e cosmopolitan e margarita, come fanno a mantenersi magre, senza cellulite e a svegliarsi come un fiorellino?
Sono curiosa di conoscere le vostre opinioni 
