a cura di Elisa Da Silva Guimarães
Cari amici all’ascolto, o meglio alla lettura… per la serie alle volte ritornano!
A novembre progettavo un calendario di post, nel mio pc la cartella Nuvolosità Variabile è piena zeppa di idee, foto e spunti in attesa di predere forma, ma qui è il delirio. I ritmi frenetici della metropoli mi risucchiano, se ero accelerata quando stavo a Bologna non vi dico qui. Poi io mica mi accontento, io voglio fare milioni di cose… anche se ahimè ho dovuto coniare la “regola del tre” per la mia sopravvivenza: è impossibile, o dannatamente sfiancante, fare tre cose nella Grande San Paolo. Quindi dopo il lavoro (ai progetti), o altro lavoro (lezioni di italiano) o allenamento, e comunque arrivo a casa a pezzettini in tarda serata.
Per questa maledettissima regola del tre non riesco a fare un’intervista con una persona conosciuta al bazar Ógente, e ormai sono passati tre mesi… devo sfruttare la festa di compleanno di una città dove lavoro per guadagnare una mattinata libera, sperando intensamente che lei sia libera…incrociate le dita per tutti noi! In più mi rendo conto ora che non vi ho nemmeno raccontato bene dell’Ógente, e si che sono tornata con mille foto e biglietti da visita, per presentarvi i lavori bellissimi di molti artigiani e artisti di qui. Per la serie che tra un mese ci sarà un’altro bazar… già so che farò il due in uno! Sigh… credetemi, non è mancanza di voglia, non sono chiacchiere al vento… è mancanza di tempo a cui si sono aggiunti dei problemini che hanno prosciugato per un po’ pure le mie energie!
Ma da qualche tempo a questa parte mi è venuta un’idea. Qui il mio lavoro principale è in due progetti sociali, progetti che hanno come obiettivo il sostegno a nuovi imprenditori, che entrano nel mercato del lavoro attraverso forme alternative, dentro quella che chiamiamo “Economia Solidária”. Cos’è l’Economia Solidária? Ai beneficiari a cui ho presentato uno dei progetti con degli incontri di sensibilizzazione, spiegavo che l’Economia Solidária è un’economia “com mais carinho”, con più attenzione verso tutte le sue componenti: il lavoratore che è capo di se stesso, i prodotti, i compratori, l’ambiente. É un’economia dove il guadagno non è solo di chi vende, ma della società nel suo complesso.
È un lavoro molto interessante, a stretto contatto con molte persone, una diversa dall’altra, che cercano la propria realizzazione professionale a partire da loro stesse. Ci sono anche molti pensionati, che cercano un modo di mettere da parte un extra perchè il costo della vita qui in Brasile è a dir poco elevato. E ce n’é per tutti i gusti… gente che lavora con prodotti di artigianato, con quadri, nel settore dell’alimentazione (per il quale ho un debole esagerato…)
Cosí mi son detta, ma perché non unisco l’utile al utile&dilettevole? Visto che abbiamo un po’ di difficoltá a far circolare le notizie, a divulgare, ma perché non scrivo tutto ció? Perché non faccio qualcosa che possa essere interessante anche per chi legge da oltreoceano, e che dia un impulso alla divulgazione? Perché é cosí bello sapere quanto amore e quanta passione ci sono dietro ad un quadro, dietro ad un asciugamano ricamato, ad una torta farcita con crema e cocco…
Quindi mi son inventata di fare una campagna di comunicazione, se posso chiamarla cosí. Il titolo é “Mostra a sua cara” (Mostra la tua faccia), perché voglio puntare l’occhio di bue su tutte le componenti di questo mondo cosí vario e interessante, partendo dalla presentazione del Forum di Economia Solidária della cittá di São Bernardo do Campo, per poi presentare le reti che lo compongono che sono la rete di artigianato, la rete del tessile e quella alimentare. E ho giá iniziato a sedermi con gli interessati, ad andare a trovarli a casa, nel loro ambiente naturale, a vedere cosa fanno, ad ascoltare tutto quello che hanno da dirmi, a fare un sacco di foto… ed ad imparare con loro <3
Curiosi? Bé, stay tuned!
Devo solo capire se posso fare realmente quello che ho in testa o se c’é qualche impedimento burocratico, qui per tutto ci sono beghe burocratiche interminabili… ma non temete, perché in caso di problemi io posso scrivere quello che voglio a modo mio solo per il blog 
