è tutta una questione di…misura

E non siate subito maliziosi, che basto io a fare l’immediata associazione da spogliatoio di pallavolo…”Oh ma l’hai visto…” con annesse sigle alla C.B.C.R. “cresci bene che ripasso” ma un po’ più pesanti ;-)

In realtà vorrebbe essere un post emozionale su come sia per me diventare mamma di 3…e l’ho riassunto in un mantra, in un tipico motivational che non voglio scordare:

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Mi sono accorta che non posso, non voglio e non devo cedere più allo sconforto dei primi giorni (settimane oserei dire) e alla paralizzante paura di non potercela fare…della serie ” ma come ca..lo faccio a vestirne tre al mattino e a portarne due in due asili diversi da sola IN ORARIO e non un’ora dopo? ”

Risposta: SOLO con il nano addosso, fascia o marsupio coccinella aprendo polemiche accesissime su Facebook come solo i temi legati ai neonati sanno innescare: cospleeping? estevill? tetta esclusiva e a richiesta? allattamento no mai?

Idem se devo uscire per una festa di compleanno…arrendetevi, è matematico dopo 3 figli vi confermo una certa scientificità della cosa, appena sarete pronti tutti, possibilmente infagottati la new entry produrrà la sua tossica scarica libera pancino o sistema parasimpatico inondano la qualunque e…se maschio,colpirà con una pipì galeotta i vostri pantaloni rosa, che vantavate entrarvi di nuovo ;-)

Idem se per sentirmi una mamma meno inadempiente, decido di andare al parco con 3, per ritrovarmi ad urlare come al mercato rionale senza vendere fave freschissime o fragole rosse rosse “daleccarsiibaffi”e perdendo ogni mia rinomata finezza IMPARO che devo scegliere un parco più confinato, più raggiungibile al mio sguardo 360°centrico e rotante…perché ok, i superpoteri ‘na mamma ce li ha, lo sappiamo tutte MA non sfidiamoli!

Poi momento attorciglia budella nonché gambe è LA CENA…garantito che brucerai 3 pietanze su 3 se vorrai fare la mamma educatrice e non accenderai la tele ai due maggiori e ti porterai il biondo in cucina con te…e lo dondolerai un po’ nervosamente mentre sbucci patate, imbiondisci cipolle e…ssshhhh ti bevi un goccino di prosecchino fresco fresco che serve per le scaloppine…

Ecco perché vi svelo che è tutta una questione di misura, non farsi sopraffare dagli epic fail e segnare gli esperimenti ben riusciti e REPLICARLI, d’altronde la misura perfetta succede così di rado…tornando al riferimento iniziale da bar ;-).

Segnateli i traguardi, misurati bene con te stessa…puoi farcela SOLO se capisci cosa puoi e cosa non puoi fare e con la mediata rigidità sottoponi le tue giornate ad una dose di improvvisazione relativa, gli orari e i ritmi diventeranno sacri e salutari per tutti voi!

Sono equilibrismi che quando prendono la forma giusta, sai che sorrisi!

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Charlotte Becker “Vintage Babies”

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One Commento

  1. cristina zecchini
    Postato 17/05/2015 at 6:22 am | Permalink

    simpaticissima la scena delle tue urla al parco..mi hai fatto sorridere

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