Educare i bimbi al bello, al senso del bello, al senso estetico è uno dei miei più forti obiettivi come madre.
Il senso estetico inteso etimologicamente aisthesis significa percezione, sensazione e da qui parte il tutto: la bellezza è soggettiva, è dinamica, è essenzialmente ciò che piace come per Kant ma è anche un dono di dio come per Aristotele.
Il bello è determinato e condizionato dall’ambiente.
Dare una definizione di bellezza? E’ quasi impossibile!
Per me la bellezza è ciò che mi emoziona, la bellezza è emozione.
Questo vorrei arrivasse ai bimbi, la possibilità e necessità di discriminare ciò che è curato nei minimi particolari, ciò che ha richiesto studio e cura, ciò che è dotato di luce intrinseca e ciò che è illuminato.
Il bello è un perfetto equilibrio di luce, colore e stile, è armonia.
Si educa alla bellezza attraverso la bellezza.
Offrire occasioni di bellezza e occhi per scovarla è il punto sorgivo dell’educazione stessa.
Decifrare con loro i linguaggi e le forme che la bellezza assume è il nostro compito.
Far leva sul senso di stupore reale, non raffinato, non edulcorato e non alterato del bambino è educare al bello.
I bimbi hanno esigenze originarie di verità, bellezza e giustizia, sono una risorsa che nemmeno loro sanno di avere e che rende magico e sorprendente il momento della scoperta alla base di tutti i rapporti.
Chiedersi come genitore che cosa lo può attrarre, cosa può suscitargli curiosità, cosa può intercettare quelle domande di vero, bello e buono di cui è portatore.
Va detto che siamo noi adulti stessi a non essere più capaci di farci “ferire” dalla bellezza, da rimanerne tramortiti e silenti.
L’infinita quantità di bellezza che possiamo trovare nel mondo, in qualsiasi cosa che ci circonda, se solo siamo disposti a vederla con il cuore aperto è il punto di partenza.
La natura in particolare ci pone di fronte a meravigliosi scenari e occasioni per stupirci ed emozionarci. Ogni uomo, in quanto parte integrante della natura, porta dentro sé bellezza!
La bellezza ci circonda e può dare un senso più profondo alle nostre vite.
“Il mondo sarà salvato dalla bellezza” Dostoevskji
Tommaso indossa ed usa la macchina fotografica bianca in tessuto
e l’orologio verde a stelle.
Annamaria indossa ed usa la macchina fotografica rosa
indossa la collana ciliegina e il cerchiello fiorito .
Leonardo indossa la sua macchina fotografica ( per poco! ).
Tutti i loro accessori sono creati da un duo di cugine, una francese e una italiana,
che hanno creato il brand Numero 74
Tutti i pezzi sono realizzati a mano da comunità di donne al lavoro
tra le montagne della Tailandia del Nord.
Trovate accessori moda, per la casa,
giochi tessuti e anche abiti favolosi,
dai materiali ricercati e i colori leggiadri e polverosi.
Io adoro le ghirlande, le tende e le gonneeeee.
Sono distribuiti in Italia da My Family Nation
con cui ho scritto in collaborazione questo post!