Lo ammetto… tra le cose che più mi preoccupavano del mio trasferimento in brasile, c’era senza ombra di dubbio… rullo di tamburi… l’assenza delle Gocciole! Sono l’unica cosa che mi calma quando ho i nervi a fior di pelle, quando sono triste, quando sono confusa, quando sono più donna che mai insomma
Ho passato giornate e giornate a cercare la ricetta ma non è come per quelle del Mulino Bianco, la Pavesi non condivide queste informazioni di fondamentale importanza… mannaggia!
L’idea iniziale era di provarle prima di partire, per capire se portarmi dietro una scorta per le emergenze… ma ho avuto troppo da fare, e la mia valigia stava scoppiando quindi zero scorte… solo un pacchettino di mini gocciole che mi ha dato mia sorella quando ci siamo salutate, è stato il mio carissimo compagno di viaggio (incredibile ma vero, è atterrato e ha conosciuto anche la dispensa di mio papà per… 2 giorni credo).
Qualche giorno fa ho provato la prima ricetta che ho trovato:
Ingredienti:
180 gr. di burro – 200 gr di zucchero – 2 uova – 1 bustina di vanillina – 1/2 cucchiaino di bicarbonato – 1 pizzico di sale – 500 gr di farina – 100 gr di gocce di cioccolato per pasticceria
La ricetta prevede l’uso della planetaria, per fortuna l’ho fatta qui (mio papà ha ovviamente anche la planetaria, vi pare?).
Quindi… vamos lá!
Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Dopo di che versatelo nella planetaria e mescolatelo allo zucchero, alle uova e alla vanillina per 20 secondi a velocità 4. Io ammetto che il tempo non l’ho calcolato…
quando tutto è amalgamato si passa al punto successivo, ovvero aggiungere farina, bicarbonato e sale, spatolando a velocità 4. Anche la velocità era più o meno a caso… ho fatto partire la velocità smodata per un migliore amalgamento e con la farina questo è stato il risultato…
anche la mia maglia nera è diventata bianca… farina everywhere… tutto calcolato per introdurre l’atmosfera natalizia!
Dulcis in fundo… le gocce di cioccolato!
Faceva ridere perché l’impasto è talmente burroso che le gocce scivolavano!!!
Resta solo che fare i biscotti, e io ci tenevo a farli a forma di gocciole quindi ho formato delle piccole palline (fatele piccole che crescono un sacco in forno) che poi plasmavo tra il pollice e l’indice così
Altro momento in cui mi son sentita professional… chiedo dov’è la carta da forno e tadaaaaaaammm… la carta da forno ormai è out! In casa Guimarães Neco signori e signore c’è l’apposito coso per i biscotti (da notare la terminologia altamente tecnica e professional)
Infornate i biscotti nel forno già caldo a 180°, la ricetta dice per 13-15 minuti ma visto il risultato io vi consiglio di farli stare un bel po’, fino a che diventano belli dorati.
La mia prima infornata l’ho tenuta 15 minuti, e sono venuti molto grandi e pallidini… per la seconda li ho fatti più piccoli e ho cercato di farli dorare di più… ma se avessi avuto una terza infornata li avrei tenuti ancora di più… sarà mica un caso che si dica “biscottare” quando si rende qualcosa croccante!
Bisogna lasciarli raffreddare perché solo freddi si induriscono, escono dal forno morbidosi, e ci credo… con tutto quel burro!!
Questo è il risultato:
Voto della giuria:
Celina e Renata (un’ospite): delííííííícia xuxu!!! (ma loro non sanno cosa sono LE GOCCIOLE!!)
Papà: mmm prima infornata troppo morbidi, e si sentiva pure la farina. Buona la seconda!
Io: panza piena di pasta cruda… papille gustative in black out…ma le ho assaggiate il giorno dopo quindi posso dire che buone sono buone, ma la prossima volta le biscotto per bene! Così non mi hanno convinta che sopravviverò se avrò una crisi solvibile solo a suon di biscotti!
Allora ho cercato altre ricette, se qualcuno di voi le vuole provare e farmi sapere cosa ne viene fuori mi fa un favore perché io per un po’ di tempo dovrò dire addio ai miei allenamenti… e se provo tutti sti biscotti potrei assumere io stessa la forma di una gocciola
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