Il ricamo è un’antica arte e tecnica creativa, che trova declinazioni sempre più moderne e atipiche e che mi sta affascinando ultimamente moltissimo.
Maestra dell’aver reinventato l’applicazione di questa tecnica è un’artista olandese, Hinke Schreuders.
Hinke Schreuders applica dal 2002 il ricamo con pizzi, perline e fili soprattutto a corpi di donne mai con lo sguardo rivolto in avanti, ma sempre sfuggenti e di lato. Sono donne distratte da ciò che gli sta accadendo attorno.
Questa scelta di ritrarre immagini di donne ispirate a vecchie illustrazioni di moda e attraverso il ricamo trasformarle, da passive mannequin in donne distratte, confuse, a tratti preoccupate è stata voluta, con l’intento di creare una certa suspence e suggestione.
Le foto su cui Hinke lavora sono volutamente datate, ingiallite e quindi più fragili per sottolineare la vulnerabilità della natura umana.
Ha scelto il ricamo come tecnica perché ne ama la laboriosità e la lentezza, che sono imprescindibili in ogni suo progetto. Deve prendersi il tempo per accorgersi come cambierà la sua opera se farà questo o quello, compiere gesti lenti e ripetitivi che lei ritiene contemplativi.
Per le linee rette da ricamare usa la macchina da cucire per la precisione e la minor consistenza del filo, mentre per la successiva personalizzazione ricama a mano.
Le donne che ritrae sono donne degli anni Cinquanta e ricamandole le carica di un’innocenza quasi infantile, le circonda di leggerezza e magia, in contrasto e polemica con la rete sociale, spesso ne esprime a contrasto e ne carica la forza sensuale.
Da poco Hinke ha scelto di ricamare anche paesaggi ben selezionati, con la giusta dose di quiete e mistero che la ispirano inevitabilmente.
Hinke Schreuders la trovate: