Alcuni giorni fa Serena di @genitoricrescono ha segnalato una trasmissione, di cui non ero a conoscenza, e che mi vedrà accanita seguace su Radio Rai3 Scienza, alle ore 11.00, dedicata al valore della divulgazione scientifica per i bambini.
La puntata in questione era rivolta al gesto “provocatorio” di una libraia di Benevento, Filomena Giraldi che ha appeso alla libreria che gestisce con la sorella, un cartello con scritto: “Offro un caffè a chiunque compri un libro di scienze per bambine”.
La sua era volutamente una provocazione socio-culturale dei caffè per ora ne ha offerto solo uno ma in libreria tutto ciò ha sortito un effetto comunque rivoluzionario: lo scaffale Scienze è sempre sottosopra, sempre in disordine e ciò che significa che sempre più utenti vi sostano con interesse e con tempi dilatati e nuovi.
Questa riflessione mi ha spinta a domandarmi: ” ma io come mi pongo verso questo tema?”.
In realtà ad essere onesta non mi sento manchevole, per una volta.
Io regalo anche ad Annamaria libri della natura, kit dello spazio e non sento di fare una differenza netta, interna ed esterna, su questo tema ma sicuramente posso e voglio potenziare la mia offerta.
Sono molto sensibile all’importanza di non fare differenze di genere nei giochi, nelle letture e nelle proposte troppo marcate.
Credo che la parità di genere passi fondamentalmente dall’approccio educativo.
La donna può e deve poter fare gli stessi mestieri di un uomo.
La donna può e deve diventare ingegnere, astronoma, architetto, macchinista, scienziata, autista.
Credo molto nelle aziende storiche di giochi per bambini che ne hanno fatto un messaggio, come Playmobil e Lego, che hanno inserito le donne nelle professioni più riconosciute come tipicamente maschili.
Il messaggio è anche tu donna hai il mio stesso identico spazio, occupi lo spazio che ti sei scelta e per cui ti senti adatta.
Anche tu donna lo sai e lo vuoi e lo puoi fare.
Il problema sociale del non rispettare la donna, secondo me, passa proprio dal non riconoscerne il suo diritto ad avere uno spazio, anche soprattutto in contesti ritenuti non suoi, non adatti, maschili appunto.
Ho amato molto scoprire che Filomena, questa libraia di Benevento, preferisca porsi sempre, non come censore nel consigliare quale libro acquistare, ma come ispiratrice, pur riconoscendo che ci sia una strategia editoriale anche nella scelta delle copertine.
Ad un bambino non si regalerà mai una copertina a fiori e ad una bambina non si regalerà mai un libro avventuroso, in cui ci si sporca nel fango.
Ad un bambino non si regalano quasi mai scatole o kit creativi, ad una bimba non si regalano mai libri sulla matematica, lo spazio, le scienze.
La sua analisi antropologica dell’utente tipo è donna, che chiede consiglio ma ha spesso già una lista di idee; poche volte arrivano uomini lista muniti e che “perdono tempo” tra gli scaffali.
Il suo consiglio di lettura è stato una collana che mi ha molto colpita di Editoriale Scienza : “Donne della scienza” e credo che a puntate le acquisteremo tutte.
Altro ospite, Fausto Boccati, libraio dal 1988 della libreria per ragazzi di Milano\Brescia che ha individuato come la fenomenologia più diffusa di adulto che acquista libri per bambini sia legata a delle semplificazioni, a delle coordinate spicciole quali età e sesso e che questo porti a ridurre drasticamente i tempi di permanenza nella libreria stessa.
Sono scorciatoie e semplificazioni.
Il risultato è che viene precluso molto sia ai bambini che alle bambine.
Se invece il tempo di permanenza cambia, allora gli adulti chiedono consigli e si aprono solo così a nuove scoperte.
Anche lui ha osservato che, tendenzialmente, se la protagonista che spicca in copertina o è nella trama, è femmina preclude la scelta dell’adulto di regalarlo ad un bambino, mentre il bambino probabilmente, se lasciato libero, avrebbe un altro approccio.
In questa libreria ripartirà un appuntamento storico: dal 22 febbraio al 15 marzo tutti i mercoledì saranno dedicati ai bibliotecari, ai librai, ad operatori del settore ed educatori/insegnanti, dedicati quest’anno alla divulgazione scientifica .
In uno di questi incontri l’intervistato presenterà 50 uscite-novità dell’anno appena finito imperdibili.
Consiglio di lettura:
“Cosa faremo da grandi” di Irene Biemmi Ed. SetteNove
Ospite in chiusura Francesca Brunetti, che lavora nella biblioteca del laboratorio astrofisico di Arcetri e dopo anni di laboratori con i bambini ha iniziato a lavorare dieci anni fa per creare una bibliografia scientifica da mettere a disposizione di tutti. L’ Editoria scientifica ha fatto un grande balzo, è un segmento contenuto a livello numerico ( su 2200 libri usciti, solo il 7% dedicato a natura, scienze e tecnologi) ma sta crescendo molto e attraversa molti generi.
Il suo consiglio di lettura: ”Nello spazio con Samantha” Ed.Feltrinelli in cui Samantha Cristoforetti racconta la sua esperienza nella stazione spaziale internazionale.
Sul tema “Insetti” suggerisce “Sei zampe e poco più” Di Geena Forrest Ed.Topipittori
Conclude con un libro che ho subito acquistato dopo la puntata: “Smack Smack Smack” di Delphine Godard e Natalie Well Editoriale Scienza che riesce a sfatare, già nell’introduzione, i luoghi comuni che travolgono uomini e donne da troppo tempo.
Chi regala un libro deve regalare un’esperienza!
Non lo dimenticherò la prossima volta che mi cimenterò nel fare un regalo ad un bambino o bambina del mio cuore.
Non smetterò di regalare copertine rosa con stickers e glitter ad Annamaria e libri di draghi e dinosauri a Tommaso, ma allargherò il tiro, invertirò i temi, aprirò le nostre menti, ancora e ancora, perché con i libri si può fare, anzi si deve!
Fonte:
la puntata in podcast dove troverete tutti i libri consigliati anche dagli ascoltatori e ce ne sono di notevoli!
Illustrazioni di Lisa Ciccone