Care nuvolette, sapete che in questi ultimi mesi ho fatto della trasparenza uno dei miei mantra perciò ora vi confesso che siamo al 3 marzo e per me, dentro, è scattato il count down, Leonardo si paleserà intorno al 5 aprile e io sento la necessità di rallentare, di covarlo con più concentrazione ed introspezione perciò apparirò meno frequentemente in queste soffici pareti nuvolose e farò solo quello che è mio dovere fare per lavoro…ma per il resto scatta in me, come con Annamaria e Tommaso, il bisogno di regressione spirituale chiamiamola così.
Ho bisogno di entrare in contatto spirituale con il mio bimbo, di silenzio, pause, ascolto dei suoi movimenti e delle mie sensazioni…questa è stata la mia gravidanza più “distratta”, più complessa, più annebbiata ed ora abbiamo il diritto\dovere io e il mio cucciolo di conoscerci meglio, perché l’ho sperimentato si può (se le condizioni fisiologiche lo consentono OVVIO) entrare in contatto durante il parto con il proprio bimbo e come mi disse la Cri in una lunga telefonata pre-Annamaria: “Ascolta Annamaria, fidati di lei, ti saprà dire quando spingere e quando fermarti!” E io questa danza armonica, mistica, sovradimensionale non la dimenticherò mai, l’ho ascoltata ed eseguita e ho partorito quasi poeticamente direi.
Di Tommaso ho un ricordo velocissimo e dolorosissimo, forse anche perché più distratto dal sapere come stava la pupetta a dormire fuori dalla zia Sara, e quindi ora sono TERRORIZZATA!
E siccome ho consumato questo scritto che trovate qui, perché lo quoto in pieno e lo so sulla mia pelle ( 2 parti naturali senza punti), devo e voglio non arrivare trafelata e “sconcentrata” -anche se non si dice-:
“Per un parto sereno, per potersi rilassare, abbandonare, aprire e lasciarsi attraversare, il corpo e la mente della donna richiedono dunque un’atmosfera di totale intimità, calore e affetto, analoga a quella che favorisce un rapporto sessuale. Ciò vale per le luci, la comodità e la libertà di muoversi e di esprimersi senza essere giudicate. Per questo conta soprattutto l’atteggiamento di appoggio, comprensione e amore di chi è presente. Di conseguenza anche il dolore del parto sarà più facilmente accettato, e non subito.
Inoltre, la giusta atmosfera psicologica permette di godere appieno delle pause tra una contrazione e l’altra, e quindi di sperimentare non solo la componente dolorosa del parto, bensì anche quella piacevole, sensuale ed appagante.”
Voglio prendermi il tempo per noi due, bocciolino…prepararci le borse, prepararti il lettino anche se ti starà gigantesco, cambiare le tende, metterti i cuscini che ti hanno regalato, le copertine fatte a mano deliziose che hai…voglio coccolarci un po’ perciò rallento dove posso…quindi, qui che è la mia oasi e la mia culla. mi fermo e so che troverò millemila modi per tenervi aggiornati..ma “avrò da fare, devo riordinare il mondo, quello che mi è cresciuto dentro e…SENTIRE IL SOLE!” Cristina Donà
Tutte le meravigliose foto sono della nostra poetessa della luce, Giui !
2 Commenti
Ti abbraccio e ti penserò tanto. Ti che mi hai fatto sorridere, ragionare, riflettere…ti meriti ogni bene, ogni coccola che ti farai e che vi farete. Continuerò a seguire i tuoi progressi con un grandissimo affetto! Valeria
Su datevi tutta la profonda armonia e coesione che meritate. Parlatevi ogni giorno e raccontatevi storie di sole e di energia.Ogni tanto dagli un bacio da parte mia e avvertilo che quì dai nonni presto ci sarà una seggiolina e una sorpresina anche per lui.X’ come ben si sà a casa dei nonni i bimbi si coccolano