«In principio provieni dal caos indifferenziato e molteplice; ricordati però di essere unico, uno, una combinazione individuale irripetibile. Così come allora, in te si conservano caos e disordine che ti legano al tutto: come nel cosmo e nell’infinitamente piccolo così in te, nel tuo cuore. Prossimi al baratro più buio, ricordati di essere divino anche in terra, riscatta la tua divinità dalla nera ombra divenuta autonoma e riportala con ogni modo alla superficie. Costruisci il ponte necessario all’opera con tutte le fatiche annesse, esse sono necessarie per riscattare la luce troppo a lungo imprigionata nei meandri dell’incoscienza più oscura.»
Emanuele Casale
È la percezione forte e chiara che Annamaria, essendo la prima, essendo la primogenita, abbia, come da copione, accolto in sé tutto il caos mio e di suo padre nel diventare genitori per la prima volta che mi rende così ammirata di ogni suo traguardo.
La sua ipersensibilità e acutezza sono, senza dubbio, frutto anche delle nostre due “emotività nuove” di figli impegnati, in modo ansioso ed impreparato, nel fare il salto nel buio con lei e per lei: le nostre due emotività più o meno risolte sono diventate mamma e papà con lei.
Lei è molto esigente con se stessa, molto più di quanto io ci riconosca di esserlo con lei.
Nello stesso tempo è cauta e restia nel “mostrarsi” in situazioni di collettività non conosciuta e prevedibile, però ha la tenacia di “sfidarsi”, di vincere le sue paure e poi buttarsi.
La danza è nata solo ed esclusivamente con questo scopo: farle capire e “scegliere” se quello spazio e quel modo di impiegarlo fosse a sua misura, le calzasse.
La danza era il SUO spazio e il SUO tempo, solo suo, da non dividere con i suoi fratelli e da non condividere con nessuno di già conosciuto, il SUO nuovo territorio SOLO SUO!
Ha vissuto un suo “limite” come una presa di contatto con se stessa e sul modo in cui funziona il mondo.
La danza e poi il saggio sono stati una nuova forma di apprendimento per lei, in un ambiente stimolante ed accogliente, alla sua portata , dove “svelarsi” per gradi.
È stata audace, più di quanto sappia essere io ed è questo che mi ha fatto venire fuori due luccicconi assurdi nel vederla su quel palco, su quel teatro, al di là dei passi fatti, della reale qualità della scuola e del saggio troppo lungo e fatto troppo tardi.
La mia bambina era lì, presente a se stessa, divertita e…audace!
Era lucente e bellissima, emozionata e concentrata, e ha vinto la sua perplessità di “non farcela a ballare in pubblico”.
Ho perciò pensato, mentre era via dai nonni a Padova, di farle un regalo per dirle che sono ammirata di lei e della sua tenacia, ricordate questo video su Facebook che vi è piaciuto tanto?
Erano loro LE TRE BALLERINE POM POM
È bastato dipingere le due palline di legno ed incollarle come a riprodurre uno chignon, scegliere l’abbinamento body e tutù e procedere, creando i tutù con i pom pom e i body con altri fili di lana e cotone. Una volta infilata la molletta nel pom pom facendosi spazio con le forbici e aver quindi vestito la ballerina va incollata al corpo la testa: semplicissimo no?
Piccolo dettaglio ho dipinto le scarpette nella punta delle mollette del colore dello chignon: certe chiccherie!
Queste ballerine sono per te amore mio, BRILLA E DANZA finché ne avrai desiderio, finché sarà “tuo”!
“Ognuno ha in sé la propria bussola che l’attira verso quello che gli serve.
Tutti gli asini vanno ai cardi, tutti i cuccioli alla mammella. E gli uomini vanno al sapere.
Il loro destino è di scoprire, di sbocciare sempre più ampiamente, di tirar fuori senza fine lo spirito, la coscienza”
Henri Goudad
N.B. Potete usarle come chiudipacco MA ANCHE come faremo noi, come spille o collana:
Questo post è in collaborazione con Del Vecchia Group, mio nuovo felice partner, e Clover Italia.
Qui potete trovare i favolosi pom pom maker che hanno reso il mio d.i.y. più rapido e ben riuscito: irresistibili credetemi!
I colori usati sono di Farrow and Ball.
La citazione di Goudad è tratta dal libro ”Crescere senza punizioni né minacce Liberi dalla violenza educativa di ieri e di oggi” di Catherine Dumonteil-Kremer ( Natura e Cultura Editrice )