Sto leggendo, e questo è già di per sè un evento…perché dopo 2 pagine mi addormento di solito.
Sto leggendo il libro della Gamberale “10 Minuti” e mi sento esattamente come una delle due protagoniste del suo nuovo romanzo, “sottovuoto”: cioè quando la vita che fai ti pare si la tua, ma senza te”.
Devo far pace col tempo, che scorre, anzi corre inesorabile.
Con i doveri reali, e i doveri autoimposti da ridimensionare.
Ricordarmi come un mantra che non sono un cardiochirurgo, non sto salvando l’umanità mi aiuta.
Attenua le dimenticanze o gli errori, ridimensiona le ansie, mi fa sfiatare un po’.
Ma in fondo il tempo può essere anche molto bello.
Il tempo è attesa.
Il tempo è ritmo.
Il tempo è aspettare che accada ciò che hai seminato o è trovare forma al tuo dentro, pulsante o silenzioso.
Il tempo è tutto, anche in amore.
“Il piccolo ladro del tempo” me l’ha ricordato.
“Il piccolo ladro del tempo” è un libro piccolissimo, perché é per i piccoli; è un libro grandissimo perché è impaginato grande ed è impaginato magistralmente.
“Il piccolo ladro del tempo” è anche un libro per grandi.
“Il piccolo ladro del tempo” narra con pastelli e collage di carta realizzati dall’autrice\illustratrice Nathalie Minne, la poesia di uno sguardo sfuggente, di una lettera appoggiata su una panchina per un appuntamento amoroso e dell’attesa dell’incontro fino all’incontro stesso, che si tramuterà di nuovo in attesa condivisa e consapevole tra due bimbi di 7 anni…che imparano a “rubare del tempo al tempo per loro”.
Racconta cos’è l’amore…è aspettare, senza che l’aspettare ti stanchi.
È trovare parole nuove, insieme, in punta di piedi.
L’amore si scandisce di condivisioni e attese, non di scadenze e recriminazioni continue.
L’amore si nutre nel tempo, si evolve col tempo e si plasma.
Se uno dei due corre anche mezza consapevolezza più avanti dell’altro e l’altro non lo rincorre ma cambia strada, l’amore si crepa.
A volte si fanno compromessi per amore, mi è stato detto.
A volte si sta in silenzio e a volte si parla sparando come un cecchino.
A volte si ringhia pure.
Ma il tempo in amore è un noi amplificato, è tifo spietato, è risate nel pianto.
Io credo molto nel veicolare ai figli il valore dell’amore, per sé, di coppia, in amicizia, in famiglia.
La giusta immagine dell’amore arriva da qui, da quando loro sono piccolissimi e lo respirano.
Ecco perché non credo alle coppie che stanno insieme per i figli: errore madornale!
Restituire un’immagine deviata dell’amore non è amore!
“Il piccolo ladro del tempo” mi ha aiutata a veicolare cos’è l’amore come scoperta e attesa.