«Credo che il più grande regalo che possiamo fare ai nostri figli e alle nostre figlie, sia quello di stimolarli il più possibile, esporli a più cose possibili quando sono piccoli perché una di queste cose può diventare quello che accende la scintilla del sogno.
Samantha Cristoforetti ( astronauta )
Alcuni giorni fa ho letto un articolo della sagace ed irrinunciabile Elasti ( Claudia De Lillo) di cui vi agevolo diapositiva.
Ha centrato il punto, ispirandosi niente di meno che a Gianni Rodari, su uno dei compiti che io ritengo più di vitale importanza per noi genitori, ma anche per noi educatori: offrire ai nostri bambini “cose più grandi di loro”.
Aprire il tiro delle possibilità, far loro annusare colori, profumi, forme, evoluzioni, rinascite, far loro incontrare persone con le passioni e i lavori più disparati, con gli stili di vita più originali, far sperimentare sport, strumenti musicali, esperienze artistiche e dar loro quindi la possibilità di SCEGLIERE.
La curiosità è la maggior motivazione del cervello infantile e noi, genitori ed educatori, abbiamo il compito di offrire occasioni che la sollecitino.
Frequentare mostre, musei, librerie, biblioteche, festival, concerti, reading di poesie, artigianato, autoproduzioni, scrittori, poeti, musicisti, scultori, conferenze, manifestazioni e sollecitare così il loro cuore, finché non troverà la scintilla.
A volte una delle nostre passioni, uno dei nostri più forti interessi può talmente coinvolgerli, non solo per emulazione, da diventare una passione condivisa.
Così è capitato nella Barbafamiglia con tutto ciò che riguarda LO SPAZIO, le stelle, i pianeti, le astronavi, i razzi, gli astronauti, la fantascienza e inevitabilmente Star Wars
Una passione simile è perfettamente alimentata da film, serie tv, colonne sonore, giochi e libri, potentissimi, interessantissimi, libri, nozionistici e non.
Per deformazione familiare tendiamo a condire le nostre passioni con la creatività e quindi, passare un pomeriggio di questo maggembre insieme al babbo, a costruire un modellino di astronave 3D al suono di Interstellar diventa uno dei momenti più “famiglia” che potessimo garantirci.
Questo libro “Viaggia, conosci, esplora: Astronave 3D ” di Sassi Junior contiene 4 schede di cartone da sagomare ed incastrare per creare la propria astronave e partire per viaggi spaziali immaginari, ma molto vividi.
Potrete anche scoprire i segreti dei materiali della tuta di un astronauta che ha anche fibre di vetro e guanti con dispositivi che riscaldano le dita ed è pesantissima, formata da ben 11 strati e pesa fino a 100 kg.
Come si lava un astronauta? Cosa si mangia nello spazio? Come arrivano acqua, cibo, attrezzatura, alla Stazione Spaziale?
Cosa sono i bricks? Come si allenano gli astronauti?
Questo libro è uno scrigno di segreti per grandi e piccini, condividetelo con i vostri bimbi e vi farete un gran regalo!
Avevamo già regalato al Barba un originale casco da astronauta, ora abbiamo una mega astronave 3D!
Coltivare i sogni in modo realistico ma testardo è un vizio di famiglia: viviamo di musica, viviamo nella musica; la precarietà ci ha fatto da migliore amica e ci ha allenati a reinventarci, continuamente, a non mollare, a resistere ma viviamo una vita rispettosa del più grande sogno-passione-professione del Barba e ci stiamo permettendo di credere anche al mio di sogno, per cui mi sto formando, per cui sto studiando.
Questo i nostri figli lo sanno e lo vivono ed è nostro dovere avere rispetto dei loro sogni e annaffiarli, come abbiamo fatto e facciamo con i nostri, contro le convenzioni che cercherebbero il lavoro fisso e le vacanze in Agosto.
Annamaria vuole diventare un’astrofisica e si è appassionata di Margherita Hack…io le credo!
Farò di tutto purché se lo vuole, lo faccia!
Tommaso vorrebbe diventare un ingegnere della Lego: sogna in grande, noi siamo qui!
“Vuoi la luna?”
“Ebbene si!”
2 Commenti
Che meraviglia! Concordo pienamente con la parola “SCEGLIERE”, lasciare ai propri figli la facoltá di scegliere é il miglior modo di essere genitori. Essere presenti, coinvolgere i propri figli nelle più varie attivitá, stringergli la mano e dargli fiducia ê il miglior modo secondo me di farli crescere.
Esserci…è così difficile ma così prezioso!