È solo quando ti apri al mondo che scopri meglio il tuo…mondo e come hai scelto di viverlo. E capisci quante altre millemila forme possibili può avere la forma vitae dell’amore.
E tutte alla fine possibili e praticabili e per qualche elemento pure invidiabili.
La coppia e le sue forme possibili è un universo infinito e non ne faccio volutamente un discorso di genere, ma di incastri magici o folli, a seconda di chi li guarda.
C’è la coppia con figli già grandi, nati da precedenti relazioni, che sceglie, consapevolmente, di vivere in case separate ( e diciamolo qui la teoria del porcospino schopenauer-verdone la fa da sovrana).
E come dargli torto, in fondo non è l’equilibrio possibile meno inficiato dalla quotidianità alienante? Eppure si perde anche la rassicurante prevedibilità del quotidiano, nella sua parte più ricca.
C’è la coppia che vive in due città diverse per periodi della settimana limitati e da delimitare, la coppia che si prende e si stacca e si annoia poco, va detto, però che in momenti particolari si manca terribilmente.
C’è la coppia che condivide le fantasie più strane, le vive e tu non lo diresti mai…non te lo aspetti e poi si perde in tutto il resto del costruire insieme. Non puoi invidiarla alla fine perché cos’ha di solido?
C’è la coppia che vive nella stessa casa e sceglie di dormire in letti separati…anche in camere separate romanticamente discutibile ma saggiamente invidiabile.
C’è la coppia a giorni fissi: dal lunedì al venerdì una dimensione di coppia con un partner nuovo e il weekend con il partner datato e nessuno ne risente.
C’è la coppia che dopo 40 anni di matrimonio ancora passeggia a manina e litiga sull’accento di una parola. Ne conosco molte altre di forme possibili e mi dico che non c’è la forma perfetta in assoluto ma la forma più vicina al desiderabile per ogni duo amoroso. C’è la coppia bianca, quella child free o quella aperta. C’è quella che si perde e si ripiglia e quella che non sa più riconquistarsi. C’è quella simbiotica, avvinghiata e quella selvaggia ed indipendente.
C’è poi quella matura che li attraversa insieme gli step evolutivi e cresce sempre più unita e collaudata.
Voi ne conoscete altre possibili?!
Paul Thurby Illustration