Questa è la settimana della fashion revolution, non si possono chiudere gli occhi suvvia.
Ciò che indossiamo comporta prezzi altissimi in termini di risorse umane, inquinamento, passaggi chimici e racconta di come vogliamo porci dopo accadimenti gravissimi come il 24 aprile a Rana Plaza, in Bangladesh ( per approfondimenti leggete qui e qui ).
Ma è una rivoluzione sottile, che si deve insinuare nel gesto compulsivo di riempire carrelli virtuali ( nel mio caso ) e forse più insidiosi di quelli reali: lì si deve insinuare il dubbio, il grillo parlante, lo stop “ma mi serve davvero? lo userò? o non posso resistergli, costa poco, ma lo userò forse una volta e lo dimenticherò lì?”.
Gaia nel suo meraviglioso “pippone” su Snapchat mi ha dato la rilettura equilibrata, non stakanovista e perfetta per come sono fatta io, che lo so non smetterò mai del tutto di comprare nel fast fashion ma ho il dovere di farlo durare quel capo, quell’accessorio, quella borsa e se non la uso venderla su Depop o a Mercatopoli o regalandola ad un divertentissimo swap party tra amiche.
Farlo durare il più possibile, ecco il mio segreto, la mia personalissima svolta!
Fare fashion revolution è acquistare meno.
Fare fashion revolution è acquistare in modo consapevole e più informato, perciò si al second hand, al vintage, al refashion, al fair trade e all’handmade che è un mondo di chicche davvero notevoli, credetemi anche per i bimbi.
Customizziamo a manetta amiche! Recuperiamo! Rammendiamo, pimpiamo la qualunque!
Porre la fatidica domanda ” who made my clothes” “who made my accessories”… è fondamentale!
Sono fortunata perché con i bimbi ho fatto sopravvivere davvero molto i loro vestiti, certi vestiti sono passati dopo Tommi ad altri bimbi e ritornati a noi con Leo, mentre ho ricevuto scatoloni interi dalle amiche per tutti gli anni di Annamaria e Tommi finché non sono diventati così altissimi.
L’universo handmade italiano mi è amico, lo sapete e ho scovato su A little Market ( deformazione professionale ) per i nostri pupetti delle chicche che nulla hanno ad invidiare al fast fashion e che vi faranno sentire sul pezzo per un acquisto più consapevole, più sostenibile e DELIZIOSO!
( Abito bambina estivo Zainetto i baccelli abito a rose gonna bimba cerchietto gonna con sottogonna maglia con bretelle abito a righe tamagocraft T shirt Up )
( abito neonata velluto rosso, abito rosa a pois, costume da pirata, giacca bimbo, poncho copricostume, zaino tartaruga , scamiciato dotty la fragolina Pantalone sarouel gonna bimba cloud )
Cosa scelgo per il piccolo Leo? ( pantalone a righe scarpine babbucce pantalone bretelle velluto )
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Un altro ecommerce che si è schierato forte e chiaro è il mio amato sito Family Nation e in questo articolo TROVI tutti i loro brand etici e #fashrev, uno più bello dell’altro e con una storia dietro che ti convincerà come ha convinto me: https://www.family-nation.it/fashion-revolution.html
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Mi sono portata avanti con una piccola selezione#fashrev per la Festa della Mamma che non si sa mai che qualcuno mi legga
(Abito ateliersulbrenta – casacca makomako – vestito nido rosa - costume intero - gonna auto - canotta - Gonna Blu Chiclebelle - T shirt Chiclebelle )
>< Vuoi diventare una Fashion Revolutionary girl: leggi qui e agisci! ><
Qualche dubbio: guardati True Cost!
One Commento
Wow bellissimo l’abito viola se mai volessi ….che sfacciata! taglia L troppo bello