Ma buongiorno a tutti… ben ritrovati dopo mesi in cui ammetto, mi son data alla macchia.
É che son stati mesi densi, in cui mi son presa cure di me e del mio ginocchio, del mio spirito, mesi in cui il mio cuore é stato inaspettatamente risvegliato e alimentato e ho fatto passi da gigante nel mio percorso professionale, riuscendo a coronare il mio sogno di diventare una cooperante. Ho quindi donato o impacchettato tutte le mie cose in Brasile, salutato tutti, fatto pit-stop in Italia e son rivolata verso una nuova meta, una nuova sfida: il Mozambico!!
Ho iniziato a lavorare a fine febbraio a Caia, dentro al progetto SOMiCa, un progetto di sviluppo agricolo implementato dall’ong CEFA (Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura), di Bologna, in collaborazione con il Consorzio Associazioni con il Mozambico, di Trento, che opera sul territorio da diversi anni. Mi occuperó delle azioni di carattere sociale con i beneficiari.
Sono qui da appena un mese e mezzo e ne sono successe veramente tante. Sapevo che avrei imparato un sacco di cose da questa nuova avventura, non immaginavo un bottino cosí ricco in poco tempo.
Bottino che sto ancora studiando, capendo, interiorizzando, che non riesco ancora a condividere.
Ma venerdì é stato un giorno importante, il 7 aprile qui si festeggia il giorno della donna mozambicana e mi ha fatto veramente molto piacere prenderne parte.
Ho ricevuto la mia prima capulana!! FELICISSIMA!!
La capulana é un tessuto molto resistente, coloratissimo, che le donne usano in diversi modi: come gonna o vestito (sopra i vestiti normali, non é mai l’unica gonna che metti perché cade…), come fascia per trasportare i bambini, o altro. Ho conosciuto a Beira una signora che fa artigianato usando questi tessuti… prometto post specifico appena torno lí e riesco ad andarla a trovare
Un mio amico mesi fa mi aveva accennato di come fosse un onore ricevere una capulana, quindi immaginate la mia gioia quando mi hanno detto che ne avrei ricevuta una pure io, come tutte le donne che fanno parte dell’equipe del CAM.
Cosí, assieme a tutti i lavoratori e le lavoratrici di qui, indossando la capulana, ho preso parte alle celebrazioni per il giorno della donna mozambicana, organizzate dall’amministrazione di Caia. Al palco del governo si sono tenuti i discorsi di rito delle autoritá locali e delle attivitá culturali. C’erano moltissime persone, quindi, visto che son bassina, non sono riuscita a vedere molto delle dimostrazioni in piazza. Per fortuna un gruppo é salito su una sorta di palchetto e ho visto con i miei occhi una danza tipica di qui che avevo scoperto mesi fa su youtube. Mannaggia al fatto che non si vede molto…copio prima il link di youtube che avevo trovato in Brasile e poi il mio ☺
https://www.youtube.com/watch?v=dl3J3URZ1-8
https://www.youtube.com/watch?v=1nB_vBj7lCU&feature=youtu.be
Io mi son gasata, perché sono evidenti le somiglianze con una roda di samba. Faceva voglia andare lí sopra con loro!
La mattinata é finita con una visita alla fiera di gastronomia e salute, accorciata dalla pioggia, che vista la siccitá qui é cosa molto gradita!
La festa vera e propria peró é stata tra di noi, perché abbiamo fatto un pranzo tutti assieme. Cucinare per 30 persone non é cosa rapida, quindi ho voluto dare il mio piccolo contributo sbucciando e tagliando le patate ☺
Nel mentre che aspettavamo il pranzo hanno messo della musica, qualcuno ha osato ballare (ammetto, mi ci son messa pure io confrontando ritmi e passi tra Brasile e Africa), mentre delle ragazzine della chiesa di cui fa parte il responsabile del settore socio-sanitario del CAM si sono esibite in varie danze.
Oltre ad essere il giorno della donna mozambicana era anche il compleanno di Julai, coordinatore locale del CAM, quindi ho lasciato che tagliasse lui le torte che avevo fatto per il pranzo, peccato non avere le candeline. Anche se mi son venute un po’ poco dolci (devo prendere la mano con lo zucchero di canna), son state spazzolate.
Giornata di festa al 100%
One Trackback
[…] collega nel progetto SoMiCa, racconta cosi la sua festa della donna mozambicana, mentre assieme alle altre donne preparano il pranzo per […]