La pioggia quando sei in vacanza, in una casa non tua, con poche delle tue sicurezze, dei tuoi beni rifugio e con pochi spazi a disposizione di 5 o più persone ti IMMOBILIZZA, diciamolo che ti fa anche tanto girare i maroneros.
Fosse solo che dovrai stare dentro todo el dia con due diavoletti scatenati senza “armi a tuo vantaggio”, senza carte da giocarti, senza strategie collaudate di sopravvivenza a quando fuori piove ( non a caso Giada ci ha fatto un blog ) e un nano che sembra aver perso tutte le buone abitudini che gli stavi “creando” da prima del parto!
Fosse solo che le stanze sono solo 2 e anguste e spigolose, che i bimbi quando ci sono altri spettatori oltre alla routine familiare danno il peggio di sè in materia di capricci, bisticci e ammutinamenti vari…lo puoi quasi vociare che la odi sta azzo de pioggia, a Ferragosto per giunta, con il Barba in tour in Sicilia con Colapesce, Levante e Fabi ( mondo ingiusto! ).
Poi ti si illumina quella flabile lamella di ragione, di buon senso e lungimiranza e lo capisci che è solo UN TEMPO NUOVO, che ti ferma e ti ristruttura, ti riassesta, ti scombussola i piani per innescarne di nuovi.
Così i bimbi passano qualche mezzora tra giochi da tavolo in comunità: mercante in fiera, gioco dell’oca, briscola, ruba mazzetto e solitario da insegnare ad Annina, poi uscite in passeggiata sotto la pioggia BEN COPERTI a cercare lumachine rinate e con antennine esibite e inventare gerarchie e nomi, come il capolumacone Ferdinando e la lumachina snella, Gioconda.
Infine dopo un aperitivo solitario, all’odor di pioggia, che frizzicorizza l’aria, che la rende pungente e fresca mentre Leo dorme e i bimbi sono a raccoglier una scorpacciata inattesa di more di gelso, non ti innervosisce il silenzio turbato dal risveglio del cucciolo e lo trasformi in passeggiatina innamorata e fotografante, solo vostra, tutta cucciolosa a caccia di gocce e segni dell’avvenuto temporale nella natura parlante e dipinta dall’acqua.
Catturare l’evaporare della pioggia tra le tue amate colline chiantigiane, con gli occhi e con Lady Canon Crawley, ha un effetto catartico: ti pulisce come una sauna, ti depura come un suffumigi che ti faceva fare la mamma, per aprirti i polmoni e la pelle che traspirava per ore dopo…sei anche tu ora dentro quell’evaporare, rallenti, acutizzi i sensi e la pelle si risveglia, tonicizzata dal nuovo clima e ti rimette nuovamente in ascolto di te stessa.
Il corpo non mente…MAI…e tu, lo sussurri a te stessa, che ora vorresti solo, essere…con lui!
Perché la tentazione di essere felici è come le gocce di pioggia…scava, piano, inesorabile solchi!
One Commento
Hai inesorabili risorse..è molto profonda la tua elaborazione della pioggia……Allora lo vuoi scrivere o no sto libro biondina mia?