Mi rendo sempre più conto di quanto sia prezioso, a tratti commovente, creare una trama al tessuto di intesa tra me e i nostri bimbi. È un ricamo quotidiano fatto di aneddoti, sorrisi, sguardi complici, occhiolini e piccoli cenni verbali e non.
In questa trama mi rendo conto che molto, anzi moltissimo contano le relazioni, mie e loro, ed è una grandissima, agitante a pensarci, responsabilità!
Il racconto è quindi la nostra casa, e lo abitiamo di storie, quelle che noi raccontiamo a loro ma soprattutto quelle che loro timidamente consegnano a noi.
Diventare complici delle loro storie è fondamentale, evocarle in un breve attimo di tempo ci rende così “afferrabili” per loro, così vicini.
Anche il sentimento dell’amicizia lo apprendono da noi…mi rendo conto che trasmettere, raccontandolo e facendolo vivere attraverso storie e fatti il VALORE dell’amicizia, di un legame costante, di una condivisone, di uno scambio è prezioso: la nostra apertura mentale diventa la loro, la nostra socievolezza diventa messaggio etico, così come la nostra SELEZIONE.
Le fondamenta di empatia (essere in grado di sentire ” per gli altri”) e di amicizia (essere in grado di relazionarsi con gli altri) iniziano alla nascita: i neonati amano guardare in faccia e negli occhi e si sentono bene quando sono amorevolmente tenuti e sollecitati.
Siamo quindi noi a veicolare le prime loro abilità sociali, soprattutto attraverso il gioco dei turni: rispondo ad un tuo sorriso con un sorriso, fai un suono tu e io ne faccio uno simile in risposta, metto un cubetto in una torre poi lo metti tu, ti lancio la palla… ecco perché peek a boo è insostituibile
L’amicizia GIOVANE da osservare e vivere è bellissima, perché non si può forzare, solo eventualmente facilitare, come nel caso del sentimento che lega Annamaria a Ludovica ( Dodò) , nato come conseguenza, come semina dal sentimento che lega me e Sare’…ma scelto e mantenuto nel tempo ad opera loro, solo loro!
Eccole piccinine esplorarsi, annusarsi, studiarsi e riconoscersi come possibili compagne di gioco,
per poi gradire la continuità del loro viversi: dopo l’anno e mezzo iniziano a preferirsi rispetto ad altri coetanei quindi l’amicizia giovane diventa fedele!
L’Amica noterà, darà molta importanza al tuo STILE, a come ti vesti, a cosa ti dona…PER SEMPRE lo farà!
fino a diventare il compagno di giochi ideale, il complice alleato nelle difficoltà, lo scrigno emotivo, dei segreti, delle paure che con l’amico ridimensioni perché ci ridi su, cadi, piangi e poi l’amico si fa buffo per te, perché non vuole le tue lacrime vuole il tuo sorriso.
L’amicizia giovane conforta, soccorre, copre, avvolge, travolge, ti fa fare grandi salti come DORMIRE LA PRIMA VOLTA FUORI CASA!
L’amicizia giovane vede nell’amico un veicolo assicurato di MOMENTI BELLI, di occasioni felici, a misura e ricche, ecco perché ti ritroverai a constatare che l’amicizia spesso diventa mezzo di scambio: “se non fai questo io non sono più tua amica!”. L’amicizia giovane sa condividere un mondo immaginario, lo mette in scena , ne imita i personaggi.
L’amicizia giovane è empatica, è lunatica, conflittuale ma matura: se litighi con il tuo amico del cuore FA MALE, sei triste, hai il magone, sei sospeso MA impari a gestire i conflitti, ad esprimere e mettere parole nelle tue emozioni.
L’amicizia giovane è un’unione costruttiva: Annamaria e Dodò sono bimbe dallo spirito libero e da una grande sensibilità, che si incastrano perfettamente come nessun’altra bimba riesce con loro.
L’amicizia giovane SCEGLIE, PREFERISCE lei, una o forse due, tre amiche del cuore su tutte: in contesti ampi di condivisone e di presenza bambina l’amica vuole LEI E SOLO LEI AFFIANCO, si ritrova in lei, si rappacifica, si calma.
L’amicizia giovane FA CASA.
L’amicizia giovane sa accogliere le tue novità come sue!
Ti arriva un fratellino? all’inizio lo temerà come avversario del tuo amore o percepirà il “tuo dolore” di gelosia, la tua fatica a far spazio ma poi lo accoglierà, gli piacerà pure e ci giocherà ed aprirà il cuore a ciò che ami tu!
L’amicizia giovane è SCALZA!
“Ho sempre visto il togliersi le scarpe come un segno di rilassamento e di abbandono familiare…sono belle quando lo fanno.” mi scrive Sara la mamma di Ludovica… e aggiunge”anche tu lo fai sempre quando vieni a casa nostra!”
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[…] Alcuni anni fa scrissi un post che resta tra i miei preferiti, già dal titolo “L’amicizia giovane è scalza“. […]