Le raviole di San Giuseppe: ricetta classica

Vivere in un piccolo paese ha indubbiamente, oltre ai noti svantaggi, degli evidenti pregi: tutto a portata di zampa, tutto raccolto, iniziative piccole e a misura famiglia, spazi verdi e in particolare una festa tipica a misura paese: la festa della Raviola!

Durante la festa della Raviola sfilano i carri di Carnevale, i bimbi si travestono e ci salgono sopra!

Tutto il paese si riempie di musica e coriandoli!

La scuola organizza un mercatino in cui ogni classe raccoglie fondi per la cassa comune e vende bontà caserecce, piante, elaborati manuali e si aggrega per un intento comune.

Nel paese espongono banchetti eno gastronomici e dell’artigianato.

Venite a trovarci Domenica 19 marzo per la 207° edizione della Festa della Raviola di Trebbo di Reno!

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1. Cosa sono le Raviole?

 

Simbolo di tradizione e semplicità, le raviole di San Giuseppe sono dei dolcetti tipici bolognesi preparati con un impasto simile alla pasta frolla, ma più soffice e facile da lavorare.

Sono delle mezzelune con il ripieno è a base di mostarda bolognese o confettura di prugne nera, come da tradizione.

Il sapore asprigno del ripieno accostato alla dolcezza dell’impasto madre generano un vero trionfo di sapori, di cui i bimbi sono ghiotti davvero.

2. Quando si mangiano le raviole?

 

Le raviole si possono mangiare come fine pasto ideale, inzuppate in un bicchiere di latte o anche di vino rosso.

Sono una merenda amatissima dai bambini oppure un’ottima colazione.

Una ricetta rustica e genuina che potrete preparare facilmente a casa e che dura fino a tre settimane, senza particolari precauzioni.

 

3. Origini storiche della festa delle Raviole

 

Le raviole bolognesi sono nate molti anni fa in occasione del giorno di San Giuseppe, il 19 marzo.

È come spesso accade, è una festa di matrice religiosa che si è evoluta poi nella laicità dei festeggiamenti, nel corso degli anni.

“Stando ai documenti dell’archivio parrocchiale sin dal 1690 venne celebrata la terza domenica di marzo come la cerimonia delle 40 ore che il corpo di Gesù trascorse nel santissimo sepolcro.”

Anche se oggi in questa data si celebra la festa del papà, un tempo il giorno di San Giuseppe segnava l’arrivo della primavera e, quindi, l’inizio del lavoro nei campi.

Siccome la ripresa del lavoro implicava possibilità economiche in più anche per le famiglie contadine più povere, per celebrare l’occasione si organizzavano grandi feste e balli nell’aia, in cui erano invitati parenti ed amici e come simbolo di festa si decoravano tutte le siepi con questi fagottini di mostarda bolognese, cotta in tempi lunghissimi e fatta riposare.

Questi fagottini erano le attuali raviole, che restavano appese a disposizione di coloro che passavano a piedi o in bicicletta.

Fare le raviole il giorno di San Giuseppe era un po’ come addobbare l’albero il giorno di Natale: un tempo i dolci si preparavano solo nelle ricorrenze speciali e non come oggi, anche quotidianamente.

Le raviole sono quindi un dolce di origine contadina, e come tale composto di solo ingredienti naturali e  prodotti in casa.

4. La ricetta delle Raviole

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DOSI:

500 gr di farina di grano tenero 00

mezzo limone non trattato

150 gr di burro

300 gr di zucchero

3 uova

2 cucchiai di olio di semi

1 bustina di lievito

PER GUARNIRE

latte q.b.

zucchero bianco q.b.

codette q.b.

 

PROCEDIMENTO

 

Disponete nella spianatoia la farina e fate un buco al centro dove versare il burro lasciato fuori dal frigo, le uova, lo zucchero, la scorza di limone grattugiato e il lievito, amalgamare fino a creare un pallina di impasto da far riposare in frigo per un’ora.

Stendete l’impasto con uno spessore di 4 cm e formate, con una ciotolina da aperitivo, dei dischetti al cui centro disporre un cucchiaino di mostarda bolognese o di marmellata di prugne o di altro gusto preferito.

Richiudete a mezzaluna e con i rebbi di una forchetta praticate la tipica chiusura a raggiera.

Spennellate di latte e cospargete di zucchero bianco o di codeste arcobaleno.

Cuocete a media altezza in forno a 180° per 15 minuti.

E ora...BUONA FESTA DELLA RAVIOLA  a tutti!

Annamaria quest’anno ha imparato durante un laboratorio con le azdoure del paese a preparare da sola le raviole e sta partecipando al concorso junior del Re\Regina della Raviola di Trebbo…vi faremo sapere come andrà!

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