Perché ha paura? Da dove nasce questa paura? Che cosa posso fare io per questa sua paura?
Ho voluto dedicare la quinta puntata del mio Manuale di sopravvivenza per genitori stressati ai recenti studi che hanno evidenziato un aumento nei bambini di fenomeni di regressione e di nuove paure durante il lockdown.
La puntata si intitola: “Lo spray anti mostri” e la potete rivedere qui!
Le paure dei bambini sono un tema caldo da sempre per noi genitori.
Studi recenti hanno però evidenziato che durante la quarantena nei bambini sono nate NUOVE PAURE, 1 bambino su 7 ha avuto delle regressioni come evidenziato dallo studio fatto dal Gaslini di Genova e che potete approfondire qui.
Le regressioni più frequenti sono ovviamente state nelle due macro aree “classiche”: SONNO e CIBO. Le due aree che solitamente preoccupano e affaticano di più noi genitori e che i bambini “alterano”anche inconsciamente per lanciarci una richiesta di aiuto forte e chiara, attirando così la nostra attenzione.
Un altro studio condotto dall’ IFOS, Centro Studi per la famiglia – Sezione Stress, Traumi e Supporto psicologico per Emergenza COVID 19, ha coinvolto 5989 genitori evidenziando che
1 bambino su 4 ha manifestato la richiesta di vicinanza fisica ai genitori durante la notte
1 bambino su 5 ha provato paure che prima non aveva mai avuto
Metà dei bambini ha manifestato maggiore irritabilità, intolleranza alle regole, capricci e richieste eccessive
1 su 5 cambiamenti di umore e regressioni legate a problemi del sonno tra cui difficoltà di addormentamento, agitazione e frequenti risvegli .
La regressione è un comportamento difensivo: ci manifesta un bisogno del bambino, ci lancia un SOS forte e chiaro.
La regressione è una richiesta d’aiuto.
Per fortuna la regressione è un meccanismo TEMPORANEO.
Come possiamo noi genitori “reggere” queste regressioni?
1. NON spaventiamoci
Meglio un bambino che manifesta, che butta fuori di un bambino che tiene tutto dentro e sembra apparentemente non aver subito nessuna alterazione. In psicologia viene chiamato “congelamento emotivo”: l’apparente impassibilità di fronte agli eventi ed è ritenuta pericolosa!
2. Non rimproveriamoli
Facciamo piuttosto leva sul fatto che “prima eri capace di dormire tutta la notte nel tuo lettino”, “prima ti piaceva dormire vicino a tuo fratello”, “avevi la passione del tuo bel lettino e dei tuoi peluche”. Rinforzare quindi la fiducia nel bambino che questa competenza già ce l’aveva e la potrà ritrovare sicuramente: è già dentro di lui, è solo in attesa, in stand by!
3. Ascoltiamoli
Ascoltiamo i bambini, dimostriamo loro che li stiamo vedendo, stiamo capendo che sono in difficoltà, che stanno male.
Ricordiamoci che le parole sono PIETRE nella relazione educativa!
Frasi come “Io ti vedo, vedo che sei in difficoltà, capisco che hai delle nuove paure, è normale provare ciò che provi! IO CI SONO!” sono preziosissime.
4. Creiamo con loro una capanna
Creiamo con loro e per loro un rifugio sicuro, riservato, solo del bimbo, l’intramontabile e classica CAPANNA, che diventa la famosa stanza tutta per sé dove ogni bimbo deve sentirsi autorizzato a sentirsi come vuole sentirsi, a manifestare ciò che prova quindi anche la paura e la rabbia.
5. Abbassiamo le aspettative verso noi stessi e aumentiamo la tolleranza verso di noi ma anche verso i bambini
Avere paura di avere paura
La paura fa paura anche a noi genitori, e la paura più grande è la paura di avere paura!
La paura è necessaria!
È un’emozione che ci mette in guardia, ci protegge e non la dobbiamo negare!
C’è un modo però per sconfiggere le paure: RICORRERE ALL’IMMAGINARIO FANTASTICO. Le storie fantastiche aiutano i bambini a sopportare e ad elaborare le contraddizioni del mondo interno ed esterno, e quindi anche le paure stesse.
Si chiama ANIMISMO INFANTILE, in pedagogia, la capacità di rileggere in chiave fantastica il reale; il bimbo diventa eroe in ciò che sta vivendo, superando le prove finalmente si sente appagato, rassicurato e la sua paura viene quanto meno placata, fino ad essere poi gestita!
Anche noi genitori dobbiamo lasciarci andare verso questo mondo magico e trovare così delle riletture magiche per alleviare le paure!
Si può EDUCARE ALLA PAURA, si può insegnare ad attraversarla, a guardare la paura, a conoscerla e ad affrontarla con coraggio.
Non c’è un mondo senza paure, è un’illusione ma possiamo affiancarli nel superamento delle paure con il loro codice comunicativo ed emozionale, che è un codice fantastico.
Noi adulti tendiamo a voler insegnare a superare le paure con le nostre tecniche della verbalizzazione e dei ragionamenti infiniti invece dobbiamo usare IL LORO LINGUAGGIO!
Da qui nasce lo SPRAY ANTI MOSTRI, un terzo mezzo magico che vi propongo come tecnica per la paura del buio, dell’ignoto, dei mostri sotto al letto.
Con lo spray anti mostri affidiamo ad un terzo mezzo magico il creare una ritualità del fantastico: si spruzza nella camera da letto questo spray che allontanerà tutte le paure, tutti i mostri.
Questo spray lo potete creare in casa con il bambino semplicemente con acqua e olii essenziali di lavanda e bergamotto, o lo stesso olio 31 e lo può spruzzare direttamente il bimbo stesso così sentirà ancora più potente la sua efficacia.
È importante e preferibile che questo spray abbia una profumazione riconoscibile e costante per almeno 15\20 giorni, che sono il tempo ipotizzato come necessario per superare delle fasi temporanee di regressione o paura.
I bambini si affidano istintivamente a queste strategie, ci credono molto più di noi!
Provare per credere!
Ecco a voi un REGALO: la grafica dello SPRAY ANTI MOSTRI che ha creato per Nuvolosità Variabile, Mafalda di Mini Uau ( se non la conoscete scopritela e amatela SUBITO!) con cui potrete anche voi creare il vostro spray anti mostri
Per scaricarla cliccate qui: sprayantimostri_miniuau_nv
Se volete potete colorare come più desiderate il file in bianco e nero per creare il vostro spray anti mostri personalizzato.
Buon divertimento e A TUTTO SPRAY!
Buona Estate astronomica a tutti e Buona Eclissi soprattutto!
A mercoledì prossimo!
One Commento
Mi raccomando ora che Leo viene qui portalo. Fichissima sta soluzione