Lo svezzamento è una delle tappe fondamentali della vita di un neonato, è il primo scatto di crescita, è un percorso di scoperta ed autonomie via via consolidate.
Nel cuore di una mamma spaventa, almeno così è stato per me col primo figlio.
Con Annamaria, a parte posticiparne l’inizio al momento in cui lei sapeva, più o meno, star seduta mi sono affidata allo schema alimentare propostomi dal pediatra, imparando con lei a discriminare via via i suoi gusti, la consistenza giusta, la farina preferita, la temperatura e la reazione ai nuovi cibi introdotti!
Con il secondo figlio, Tommaso, più sicura e documentata scelsi di introdurre più tardi le proteine animali, perchè troppi ormoni ecc…fino a scoprire che il cibo preferito di Tommi era proprio la carne ed invertendo le mie convinzioni, ho pensato a sceglierla di qualità e ad introdurre con l’aiuto della nonna dietista diversi tipi di pesce, oltre alla sua amatissima carne.
In entrambi i casi non mi ha mai spaventato invece lo svezzamento come percorso comune di distacco graduale ed accompagnato, anzi l’ho sempre visto come una tappa necessaria di osservazione e ascolto del loro staccarsi da me e di ritrovata semi libertà e tempi nuovi per me, più dilatati e programmabili quindi, un minimo in più.
L’unica certezza che voglio avere anche ora che il piccolo Leonardo si affaccia allo svezzamento è che sia fisiologicamente pronto, che il suo corpo si sia evoluto al punto giusto insomma che SIA PRONTO!
Svezzarsi significa acquisire nuove abilità, esplorare nuove possibilità e diventare ancora più reattivi!
Svezzare il tuo bimbo non è un addio, questo mi sentirei di dire ad una neomamma! Togli quel retrogusto agrodolce che hai mentre pensi “ora non ha più bisogno di me!”….bugia bugia bugia: il vostro legame non si spezza solo perchè lui non ha più assoluto bisogno di te e del tuo seno.
Se allatti lo allatterai meno frequentemente ma vedrai troverete nuovi codici di condivisione emotiva, nuovi momenti insieme: i primi libri sensoriali, le prime canzoncine, il raccontargli come è fatta la pappa che sta mangiando e guarderai alle nuove scoperte compiaciuta.
Svezzare è far maturare il tuo bimbo come se fosse un frutto che è pronto a lasciare la vite, è pronto ad imparare ad essere altro da te e tu e il babbo gliene avete dato gli strumenti.
Svezzare lui è svezzare anche te, è ripartire!
Lo svezzamento è il primo soffio sulle ali che tu come mamma, come genitore compi!
D’altronde “la migliore eredità che possiamo dare ai nostri figli
sono LE RADICI e LE ALI”!
Rendi questa tappa piacevole anche ai suoi occhi, colorata ed accattivante.
Predisponi un suo angolo pappa coloratissimo e tutto suo:
ti servirà un set pappa dedicato con le sue posatine ( tenerezza! )
le sue posatine
il suo bavaglino ( ti consiglio un bavaglino plastificato sopra e di cotone come quelli di Tuc Tuc , io li ho scoperti al Primavera Sound a Barcellona quando Annamaria aveva 8 mesi, nel lontano 2011 e nell’area bimbi erano in dotazione: comodissimi, con delle fantasie sgargianti e grandi! )
il suo mega seggiolone a tre altezze così da garantirgli il giusto contatto visivo e seguire le sue tappe di crescita.
Sceglilo come questo di Tuc Tuc , la linea nuova Kimono è davvero strepitosa:
vassoio extralarge perchè i bimbi sono velocissimi a rubarti il piatto 
vassoio rimovibile per poterlo sedere ed agganciare comodamente,
seduta reclinabile perché capiterà prima o poi che ti si addormenti lì e tu giù a mandare foto ai nonni, al babbo e agli zii
cuscino riduttore 100% cotone importante per te che come sei attenta al contatto della pelle preziosa del tuo bimbo
il sacchetto in basso ti servirà per tenere bavaglino, tovaglioli, salviette umide se le usi, librini e giochini di intrattenimento, anche se io ti sconsiglio di abituarlo ai giochi piuttosto parlagli, cantagli le canzoncine e mimale.
Tutto questo ti aiuterà a creare la giusta ritualità per questo momento di nutrimento e cura così fondamentale, anche per il suo rapporto col cibo in futuro.
Questo post è scritto in collaborazione con Tuc Tuc,
4 Commenti
i tre svezzamenti dei miei bimbi rispecchiano tantissimo il mio rapporto con loro infatti! Col primo ansia da insicurezza e senso di liberazione per un allattamento tragico mai veramente ingranato, con la seconda sereno, tranquillo, nemmeno mi sono accorta dello “strappo”, con lei è sempre stato tutto liscio come l’olio. Il terzo facile perchè mangia volentieri di tutto e di più vedendo i fratelli, ma emotivamente dura “lasciarlo andare”. E’ un momento davvero ricco di carico emotivo e fa tanto come lo affronti di testa, al di là delle tabelle!
p.s. MA QUANTO E’ FIGO IL GIOCHINO ANTI SPAM??? Dimmi subito dove lo hai scovato!! *_*
Sweet Captcha prova a cercarlo on line!
infatti io mi sento più leggera col terzo, a breve cominciamo e ti saprò dire come va!
Comunque ben trovata, io visito spesso la tua casa virtuale!