Merendiamo part 1

Oggi sono due settimane che è cambiata la vita di tante famiglie. Io ormai comoda sul treno della vita, sia sul binario scolastico che lavorativo penso al primo giorno di scuola quest’anno, dopo un’estate lunga e meravigliosa. Il ricordo è già lontano ahimè con contorni poco definiti e perduti nel tempo. La vita con la sua velocità “crudele” sa far questi dispetti e ma volte anche dei miracoli…
Si scrive la data del 15 settembre, per tanti una giornata come le altre per me non è esattamente così. Dietro a questa data normalissima si nasconde un nuovo inizio che mi fa riflettere. Al mattino la sveglia suona diversamente, nonostante il suo suono non sia cambiato. Mi alzo senza posticiparla di 10 minuti anzi, a dire il vero, mi sono svegliata stranamente mezz’ora prima. Sto nel letto e penso che ora è finita la pacchia, finiscono le giornate di azioni libere o poco legate agli orari. O meglio: inizia una routine vecchio-nuova che porterà di sicuro altrettanto divertimento, seppur più regolato.

È già, oggi accompagno per un’altra volta – la quarta per la precisione, la mia piccola principessa a scuola. Non vediamo l’ora entrambe ed entrambe per motivi diversi.

Lei di rivedere i suoi compagni, dopo un lungo stacco, curiosa di assorbire delle nozioni nuove, io di ritrovare un po’ di routine spesso considerata noiosa, ma comunque utile.

Sono sincera, la scuola di mia figlia è mancata pure a me. Mi piace sapere che durante il tempo che dedico al mio lavoro, e spesso è davvero tanto, lei sta in un posto sicuro ad imparare ciò che io non sarei mai in grado di insegnarle. Mi piace idea di svegliarsi assieme e trovarsi in cucina a fare colazione, come mi piace il suo entusiasmo di raccontarmi ogni giorno le sue emozioni. Mi piace vedere in giro per casa il suo grembiule bianco e trovare di qua e di là qualche resto della merenda, con l’amica muffa dimenticato nel profondo dello zaino.
Sorrido nel ricordare certe scene con la frutta da protagonista, arance più spesso, ricoperta di verde che verniciava tutto ciò che toccava e spesso non riusciva ad arrivare nell’ organico nello stato integro.

Quanti nervi e spreco inutile. Comunque sorrido sopra il volto angelico della mia vita, ancora nel profondo dei sogni, perché so che quest’anno parola d’ordine merenda avrà un’altro significato. Un significato senza degli strascichi di nervosismo, senza delle urla e senza degli sprechi.

Come al solito ho un piano.

Il mio piano è molto semplice, di 3 linee guida soltanto.

La prima riguarda LA CONOSCENZA: per preparare una merenda gradita è indispensabile conoscere i gusti della propria prole. Non ti illudere che li sai da sempre. I bambini cambiano spesso i gusti sia perché le loro papille gustative sono in continua esplorazione, sia perché a volte l’organismo chiede determinati cibi e sapori per integrare l’eventuale carenza di vitamine, minerali e fibre per esempio.

Consiglio di “discutere” insieme la merenda perché essa venga mangiata e gustata.

La seconda linea è legata alla parola IMPARIAMO ASSIEME. Far preparare ai propri figli il loro snack di ricreazione è molto divertente. Il fai da te ha poi tutt’altro sapore ed in più stimola la creatività e la fantasia, scaricando le tensioni accumulate. Durante la loro preparazione spiega bene l’origine degli alimenti e che proprietà hanno. Non farti prendere dal panico se non lo sai, il tuo amico internet te lo dirà. Prima di iniziare cercate assieme delle curiosità online, imparate entrambi un sacco di cose e tuo figlio in più anche il vero uso di internet.
La terza linea sta sempre sul CONOSCERE: stavolta però per conoscenza intendo conoscere gli alimenti e saper individuare quelli “spazzatura”, da quelli buoni per la salute. In genere se ti fai guidare dalla nonna non sbagli. Credo che ogni nonna non comprerebbe mai un prodotto con l’elenco degli ingredienti più lungo di 7 voci o coi nomi incomprensibili, mai sentiti prima.
La merenda per la scuola non significa farcire il solito panino ma insegnare a conoscere e gustare i cibi equilibrati per una sana crescita di nostri figli. Questo fa parte della missione di essere genitori non credi?
Mia figlia è stata presa in giro dai compagni di classe diverse volte, per essersi portata a scuola il finocchio o il peperone, assieme a un paio di cubetti di parmigiano oppure una manciata di frutta secca o lo yogurt. Ammetto che non è stato facile convincerla di continuare, fregandosene di cosa dicono gli altri, spiegandole pazientemente le proprietà delle sue merende e di quelle degli altri. Abbiamo letto tanti elenchi degli ingredienti e tanti articoli di cosa fa bene e cosa no. Tutto questo poi ovviamente lei l’usava come un’arma strapotente alle risate altrui, che poco alla volta sono diminuite fino a diventare un’esempio.

Ora a volte mi chiede la merenda doppia perché le sue compagne la vogliono assaggiare. Ed io sono fiera di lei e di me stessa.

Come sempre, c’è da fare i conti con una variabile di cui l’esistenza è innegabile: IL TEMPO

La più grande  onnipresente che da variabile possiamo chiamarla tranquillamente LA COSTANTE CHE NON C’È.
Tutti lottiamo per averne di più e tutti dobbiamo fare compromessi per riuscire a far stare nelle nostre 24 ore tutto l’indispensabile, con un pizzico di dilettevole. I compromessi sì ma non sul cibo, e men che meno su quello dei nostri figli. Lo so che comprare una confezione di merendine è forse la cosa più semplice ma non di sicuro quella più sana ed economica.

Il fai da te regala a te e a tua famiglia molto ma molto di più:

SALUTE A TAVOLA : qualsiasi medicina alternativa ti dice che sei quel che mangi. Io rifiuto di essere la E 145 grassa idrogenata.
CONDIVISIONE : vuoi mettere 30 secondi per scegliere la merenda confezionata contro 45 min di risate nel mescolare, montare o tagliare ???
STIMOLO DELLA CREATIVITÀ : in cucina non c’è cosa più bella che soddisfare le richieste seppur strane dei nostri piccoli. La loro testa è una ricchezza, che produce ricchezza.
OASI AL PALATO : i soliti prodotti che comperi hanno sempre lo stesso sapore mentre il TUO prodotto resta una sorpresa profumata, attesa impazientemente, finché non sarà pronta per essere gustata.
RISPARMIO ECONOMICO  ti assicuro che gli alimenti base di qualsiasi marchio siano, sono sempre più economici che quelli già pronti. Prova a comprare per una settimana solo uova, burro, farina, zucchero, latte, yogurt, legumi secchi, pasta, formaggio, frutta e verdura, carne e pesce ( per 1 pasto a settimana): da questo elenco puoi creare il mondo. In televisione ci sono decine e decine di programmi che parlano di cucina che ormai non sappiamo se paghiamo il canone o il coperto. ;-) Prendi spunto!

L’investimento più alto e nobile che nessuna offerta o sconto può superare, è quello sulla vostra salute.

Nutrirsi bene significa meno visite specialistiche, meno ricette rosse, meno star male, meno preoccupazioni e ti dà aldilà del risparmio più serenità, il peso forma così desiderato, più tempo libero e soprattutto la libertà di fare quello che vuoi perché non limitata dalla salute compromessa.

La mia farmacia preferita da sempre è questa:

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