Luglio 1950.
“Forse non sarò mai felice, ma stasera sono contenta. Mi basta la casa vuota, un caldo, vago senso di stanchezza fisica per aver lavorato tutto il giorno al sole a piantare fragole rampicanti, un bicchiere di latte freddo zuccherato, una ciotola di mirtilli affogati nella panna. Ora capisco come la gente possa vivere senza leggere, senza studiare. Quando uno è così stanco, alla fine della giornata ha bisogno di dormire e il mattino dopo, all’alba, lo aspettano altre fragole da piantare, e così si va avanti a vivere, vicino alla terra. In momenti come questi sarei una stupida a chiedere di più…”
Slvia Plath Diari
A volte lo confesso ne ho bisogno
di silenzio e casa vuota
e ascolto amplificato di me!
Altre volte il rumore dei bambini copre il mio casino dentro e lo colora,
altre volte non lo sa sovrastare e lo amplifica, lo peggiora e se metto una sorta di stand by prima del crollo finale siamo tutti più sereni, liberi e belli diciamo!
Riconoscerlo è stato un percorso ma ora, finalmente, gli SOS li so lanciare, a poche persone, le giuste persone che intervengono tempestive, guardano il mio grigiore, lo accettano ed intervengono per garantirmi LA PAUSA, parziale, breve ma, LA PAUSA!
La PAUSA è quel puntoevirgola che Giui si è tatuata nel polso per farci focalizzare su un progetto prezioso per assistere ed aiutare le persone che sofforno di depressione:”The Semicolon Project “: non è tutto oro quello che luccica, non è tutto colore quello che luccica, non è tutta notorietà quello che luccica…
Leggere il post che ha scritto la sorellina di Wink, blogger di A creative Being fa subito salire quel magone perforante, della serie “cazzo eppure mi sembrava così solare, così yeah, così colorata…”; vabbè ribadiamolo sappiamo schermarci, bene, intraprendiamo tentativi forsennati di risalita e di sorrisi…ma forse dobbiamo solo farci aiutare, lanciare SOS forte e chiaro A CHI LO SA ASCOLTARE E NON a chi fa finta di ascoltarlo ma sta già pensando al suo punto e virgola, al suo grigiore.
La depressione è una malattia e va curata!
Giui scrive nel suo nido magico qui:
“Credo che dentro ognuno di noi vi siano due pulsioni, quella di morte, un Barbablù da cui siamo irrimediabilmente attratti anche se sappiamo essere cattivo e quella d’amore, l’istinto sano e autentico per noi stessi.
C’è chi sperimenta il Barbablù buttandosi in una relazione da cui sa ne uscirà col cuore in frantumi, chi impennando in moto, chi assumendo droghe…
La pulsione d’amore è quella creativa, è legata in ogni modo all’inventiva, all’espressione del sè in modo produttivo…
Mantenere queste due pulsioni in equilibrio è il compito di una vita. La propria.
Siate la persona che è pronta ad ispirare le altre.”
METTIAMOLO UN PUNTO E VIRGOLA quando annaspiamo, prima di mettere UN PUNTO secco, definitivo ed irreversibile( figurato e non! ).
One Commento
Certo amore goditela tutta,infondo ce la stiamo godendo anche noi con i vostri pisquani.