È vero non si vive di espedienti ma a volte bisogna vivere da esordienti.
A volte o sempre più spesso la vita ti pone di fronte a passaggi obbligati, voluti o non e hai due strade possibili: la sindrome da Armagheddon ( o da fine del mondo ) per cui per giorni, ore e mesi andrai avanti ad autoproclamarti “poverome” e “comefarò” oppure la reazione Pollyanna, per cui i riflessi della luce ti bastano per crederci, intravederla ed annusarla.
Galeotto è stato il dono della mia collana preziosa da queen che la Vale mi ha regalato nel giorno perfetto, quel giorno li in cui qualcuno forse sta distruggendo uno dei tuoi sogni più belli( ma solo forse!)e tu non sai guardare oltre!
Io credo che sapersi destreggiare con espedienti ricercati, voluti ed anche frutto di studio, di esperienze sul campo sia un’arte a cui la vita ci vuole attrezzare. Il ritmo con cui si evolve e la posizione sempre più necessaria e scelta, da molti di noi, di freelancer rende duttili, programmati ed intenzionali.
Saper ripartire è saper vedere quei giochi di luce che solo Polyanna con i suoi cristalli sapeva vedere, nonostante tutto!
Saper ripartire è esordire nel senso etimologico del termine ex ordire cioè “cominciare a tessere” e tessere come ogni arte creativa richiede dedizione, costanza e tempo così come lo richiede tessere la trama dell’abito di vita che vogliamo indossare, che vogliamo sagomarci addosso.
Sei un esordiente? Ebbene si!
So essere un novizio nel senso letterale di colui che non essendo ancora esperto, fa pratica in un’arte, in una professione o mestiere SIN. apprendista.
Questa posizione di apprendistati rinnovati mi stimola e non voglio mi abbatta o mi inneschi nostalgie.
Sono la somma di tutte queste prove ed errori, di queste frenate ed accelerate…ma “io la sera mi addormento e qualche volta sogno perché SO SOGNARE”cit.
“La lealtà è un debito verso noi stessi… prima ancora che verso gli altri.”
Luigi Pirandello
One Commento
Viva gli apprendisti sognatori che osservano ogni particolare della luce emanata dai cistalli