Una mia amica ieri mi ha scritto: “ Mia nonna diceva che per ogni serratura del cuore c’è la sua chiave e troverai quella di Annamaria perché una Madre sa ascoltare i silenzi, colmare i vuoti e quando ci mette tempo per capire inonda d’amore per non far sentire solo. Sei brava Sara, sei una brava mamma, troverai la chiave ne sono sicurissima, magari ci vuole tempo ma riuscirai.”
Io voglio crederle.
Ebbene si, sono in crisi.
Sono in difficoltà come mamma.
Annamaria sta vivendo una prova molto forte, esterna, che incide sul suo umore e sul suo sonno.
Io e Giacomo osserviamo attivamente ogni giorno se lei ci lancia piccoli, impercettibili o forti e rabbiosi segnali che è a disagio, che sta soffrendo, che ha bisogno di noi e dell’adulto in generale per capire.
Sono in crisi perché il suo malessere NON dipende da me, non è da me controllabile ma di sicuro deve essere evitabile con il mio e nostro intervento.
Lei è una bimba emotiva, testarda e indipendente.
È affascinata e allo stesso tempo spaventata dal capire che siamo fatto di bianco e di nero, che il nero può convivere con il bianco e farne parte.
È attratta da situazioni complicate, con una deformazione quasi antropologica di capire perché succedono e cosa può fare lei perché non si ripetano.
Io sono innamorata del suo approccio alla vita, della sua intensità e profondità ma la vorrei tenere ancora protetta, ancora lontana da certe dinamiche e certi percorsi.
E non ci sto riuscendo!
Lei non dorme più bene, è letteralmente in panico prima di addormentarsi e durante la notte è in uno stato perenne di semi veglia per cui, sente ogni rumorino e si alza, va far pipì, a bere, si intrufola nel lettone, si rialza.
E io non so rassicurarla, so accoglierla ma non so farla star meglio.
Non so dare un nome e quindi dare una compartimentazione al suo sentire.
Devo cercare la chiave prima che lei si faccia troppo male.
Ma quando tuo figlio sta male e non dipende da te, stai davvero male.
E non ti senti per niente brava.
Anzi sei piuttosto incazzata col tuo essere impotente, ma sei in ascolto, sei in contatto, aspetti.
E aspetti vigile e attivo che le cose si evolvino e con esse, anche l’umore di tua figlia, che ha gli occhi che parlano e in questi giorni sono liquidi ed impauriti, come i tuoi.
5 Commenti
capisco benissimo quello che dici… So cosa vuol dire sentirsi impotenti e doverli guardare, mentre crescono con tutto quello che comporta. E volenti o nolenti le loro sofferenze diventano nostre. Ha ragione la tua amica, continua ad amarla più che puoi e vedrai che qualsiasi cosa sia prima o poi passerà o comunque maturerà in altro… ti abbraccio
ce la metto tutta e poi…mi fido di lei e della strada che ha fatto con noi finora!
Risorse ne ha, molte!
Cara Sara, noi genitori combattiamo le loro battaglie da quando li mettiamo al mondo, ma sono loro a viverla la vita e non ci potremo mai sostituire..
Ho sofferto molto per mio figlio grande, per le sue difficoltà cognitive, perché nato prematuro,
ho sofferto al suo posto quando riceveva rifiuti, quando veniva accantonato, quando mi chiedeva il perché lui aveva una maestra diversa.. gli rispondevo che lui era speciale, ecco il perché,.. ora ha quasi 18 anni, fa’ il quarto superiore, ha la ragazza, e mi ha insegnato una cosa, ad accettare la situazione serenamente, a farsi scivolare via le cose negative..
L’unica cosa che puoi fare è fargli capire quanto sia importante e stare in ascolto come gia hai detto tu.. il tempo e l’amore l’aiuteranno.
Un abbraccio, Lucy
Ho aspettato,vi ho accolto,ho tifato per voi 3,e lo faccio ancora,anche quando vi percepisco sofferenti a distanza. Ora siete adulti e le sofferenze le vivete ancora anche se in modo “non bambino”. Ora percepisci la sofferenza di Annamaria quasi impotente e ti duole vederla e viverla così…Sono certa che la tua accettazzione è al massimo, quindi non fustigarti,e lascia per quanto ti sia possibile,far sì che sia lei a farsi strada….Ha notevoli potenzialità,il fatto che sia attratta dalle altrui debolezze, non necessariamente indica cxhe lei sia una crocerossina. Probabilmente sente dentro di lei una nuova forza che le permette di affrontare i problemi. Nella quotidianità scolastica la esprime e la vive…..poi nel suo ambiente protetto, finalmente si lascia andare. Spera di non dover proteggere nessuno..e finalmente e giustamente chiede protezione,per poter affrontare il nuovo domani con le sue sole forze.Cara figlia mia tienila stretta nel tuo letto,le tue carezze e la tua voce,saranno per lei carburante per partire con il serbatoio pieno…Poi? lasciala andare con fiducia verso quello che sarà il suo domani, il suo futuro…Lei sentirà sempre che la fiducia non le mancherà…Credo sia veramente una bambina speciale e così si rapporterà sempre nelle sue future relazioni. Siano esse più o meno fluide. Con voi tre ho imparato apiangere in silenzio per le vostre anche odierne sofferenze, ma ho capito chiaramente nel mio cuore che la chiave giusta,per le vostre serrature l’avreste trovata da soli. Io comunque ci sono sempre stata per voi e voi l’avete sempre sentito…Ecco secondo me tutto ciò che puoi veramente fare…e già lo stai facendo
Grazie per la condivisione di un tuo trascorso così intenso ma positivo e rassicurante!
Ti voglio bene Lucy, e tanto!