Scegliere la propria forma di bellezza possibile

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Oggi ho firmato una petizione per assicurare alle mamme uno stipendio fisso e riconoscere così formalmente il valore del lavoro casalingo, il lavoro da casa, il lavoro in casa.
Che poi la cifra prevista non può di certo corrispondere al quantificare reale del tempo lavorativo di una donna che lavora da casa. Non è una gara e non è meglio per chi lavora fuori casa e poi anche in casa e chi invece lavora solo in casa.
Non c’è competizione tra queste due forme scelte o non scelte di vita.
C’è solo il rischio di diventare invisibile, soprattutto agli occhi di chi ti sta più vicino, dei familiari, del marito, dei vicini, delle amiche che ti dicono pure che sei fortunata.
Forse fortunata di poter gestire il tempo in modo più duttile e fluido questo si, ma anche lì non è poi così semplice saperlo gestire bene questo nemico affannato che è il tempo! Non si può trovare pace sottraendosi al dovere che è fisso, costante, rinnovato e pressante!

Il rischio di diventare invisibile rendendosi invisibili, talmente sciatte e monotone da non essere più notate, talmente intristite da essere quasi prevedibili, talmente tanto immagonate da sembrare in equilibrio oramai su questa bicicletta che hai voluto no? e ora pedali!

Il problema sta nel non diventare invisibili a se stesse, al proprio dolore e al proprio urlo interno.

Camuffarsi felici non è scegliere la propria felicità dentro il proprio personalissimo equilibrio.

Scegliere la propria forma di bellezza possibile, realistica, perseguibile ma solo tua!

Che può non essere una casa perfetta o una famiglia all’ultimo grido ma una famiglia vera che si guarda in faccia e che nei momenti bui, si unisce.

Una famiglia che sceglie insieme una direzione e si dà un progetto comune e sogna Disneyland Paris ma lo dovrà ancora posticipare perché non è tempo, ancora.

Non puoi camuffarti al tuo cuore, non devi!

Non sorridere per forza, sei scocciata, girata si può sai, ti è concesso e tu conceditelo!

È un messaggio che voglio dare ai nostri bimbi, renderti non rilevabile, mimetizzarti a te stessa nelle tue giornate, nelle tue ore “imprigionanti” non paga.

Se qualcuno di a te caro non ti vede diglielo, comunica e agisci tu.

E subito dopo quella sensazione di invisibile che avverti, vai in bagno, spalmati il tuo fondotinta preferito del momento ( che non a caso si chiama Camouflage di Rilastil ) e fatti bella al tuo sguardo, indossa una rassicurante maglia a righe blu che sarà sempre tua e un comodo, ampio paio di pantaloni neri a palazzo e sorriditi dopo aver pianto: ti stai guardando, sei in contatto, ci sei, hai già fatto lo scatto…domani sarà un giorno SI!

“Guardare la vita in faccia, sempre!” Virginia Wolf

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