Chiedo scusa ai non veneti che vedranno non so che strana lingua nel titolo… ma non potevo non intitolare così questo post! È la domanda che una mia amica ha fatto ad un altro amico anni fa… ovvero “ti tatui tu?”, che pure in italiano fa un po’ scioglilingua!
Non sono una fan patita sfegatata dei tatuaggi, ma ne ho uno, e ne vado fiera. È un gatto, è IL MIO GATTO, Ti per chi l’avesse conosciuto.
Il mondo dei tattoo è infinito, e non parlo solo delle tecniche, ma soprattutto dei significati. Si perché per me un tatuaggio deve avere un significato, non sarei mai in grado di stamparmi indelebilmente sulla pelle un qualcosa privo di significato o che semplicemente “mi piace”. Ti piace un’immagine? Ma farti un poster in camera? Io adoro i Peanuts, li amoro!! Allora ho preso le vignette che più mi piacevano, me le sono disegnate da sola e c’ho tappezzato la cucina!
Però la bellezza del mondo dei tattoo è proprio la sua varietà e la diversità di significati che una persona può dare o trovare, diversità cui va tutto il mio rispetto.
Bè… è quasi un anno che penso al mio secondo tatuaggio, perché sento di avere un’idea già incisa nel mio cuore e aspetto solo il momento in cui quest’idea si realizzi e che l’inchiostro mi scorra tra le vene per darle una vera immagine. E poiché questo momento sembra avvicinarsi (il che per me potrebbe dire un altro anno… queste cose le macino per bene) sto ini ziando a guardarmi intorno per trarre ispirazione e disegnare il mio colibrì.
Ho sempre preferito la semplicità delle linee stilizzate in nero, ma devo dire che qualche tecnica che utilizza il colore mi attira veramente moltissimo… guardate un po’!!
Koray Karagözler artista turco utilizza una tecnica che richiama l’acquerello
Petra Hlaváčková, un’artista della Repubblica Ceca, laureata in storia dell’arte e architettura
direttamente da Berlino, Sven Groenewald
La battaglia per dare vita al mio colibrì sarà tra l’acquerello e i puntini… solo che dovrò necessariamente rivolgermi a qualche professionista. Il disegno di base sarà certamente opera mia, ma per il colore… no… non ce la posso fare! Per fortuna conosco dei tatuatori che lavorano con queste tecniche e dato che ci sono… perché non fare della sana pubblicità?
Vi segnalo i lavori di Kompi Tattoo e Teigas Art Tattoo,
rispettivamente maestro e allievo,
conosciuti entrambi grazie al meraviglioso mondo della capoeira.
Kompi, tatuatore professionista, lo trovate a Cipro, dove abita, ma non è raro ritrovarlo anche a Londra, dove viveva fino a qualche anno fa. Teigas, suo allievo, è un architetto, un designer, un falegname, un fabbricante di cajon… in sunto un ragazzo che sa come sfruttare il suo talento e la sua creatività, che ha recentemente iniziato a tatuare, con ottimi risultati (ovviamente grazie agli insegnamenti di Kompi!!). Il problema è che lo dovete inseguire per incontrarlo, nei prossimi mesi sarà in giro tra Portogallo e Brasile.
3 Commenti
Anche io ho tatuato un gatto!
Cioè, la mia gatta Alice. 
Altra cosa che ci accomuna e che “amoro”.
il gatto è di Elisa
mi amori uguale?
me ne piacciono tanti! quello tipo acquerello è bellissimo!
Io pure sto meditando il secondo tatuaggio, ma io sono per lo stilizzato e senza colore