a cura di Giusy Celestini
Buongiorno buongiorno! Come state?
Proprio oggi mi chiedevo: vi ho mai raccontato della mia (pazza) passione per il rétro, il vintage, il desueto e tutto ciò che, appartenuto ad altre vite, arriva a me dopo essere passato almeno in tre o quattro paia di mani diverse? Sì, certo che ve l’ho raccontato, i miei post sono comunque un outing senza alcun margine di dubbio, in merito. Ma forse non vi ho raccontato quanto sono FOLLE per una decade in particolare, di quel passato meraviglioso e affascinante che ha seminato amenità delle quali innamorarsi perdutamente: gli anni sessanta. Dire che ho un guardaroba a tema, sarebbe esagerato (i temi presenti sono un pittoresco carnevale che raccoglie spunti da molti dei mille mondi che la mia mente crede fermamente di abitare). Eppure non dico nulla di lontano dal vero se affermo che ho accessori e chicche che farebbero gola al collezionista più esigente, per cui vado fierissima di questa mia incontrollata passione. Da sempre mi dico che non riuscirò mai (e poi mai) a perdonarmi di non essere nata nel 1946 (avrebbe significato avere un’età indipendente ma al contempo fresca che mi avrebbe consentito di affrontare la decade magica nel modo sfrenato e senza regole che avrei desiderato).
Da tutto ciò che ha a che fare con questi favolosi anni, ne nasce uno speciale in tre puntate (robetta seria, eh? ) che ho il piacere di condividere con voi qui e che spero possa appassionarvi e rapirvi.
Le tre puntate tratteranno i seguenti temi:
* Parleremo di Peggy Moffitt, icona di quegli anni e mia musa ispiratrice (non perdetevela assolutamente!);
bluemopheads.blogspot.com
*Faremo un viaggio sensazionale attraverso la moda dell’epoca, incantandoci con tutto ciò che ha rappresentato la tendenza assoluta di quel tempo;
imgarcade.com
* Immagineremo insieme di abitare in una casa nel pieno degli anni sessanta e ci occuperemo di home decor.
www.isidesign.it
Bene. Il nostro speciale ha un nome preciso, che dovrà farvi balzare dalla sedia dalla curiosità, non appena lo leggerete. Rievoca un brano famosissimo dei Byrds e mette in risalto l’essenza di un mio costante pensiero: tutto torna ad affascinarci, tutto viaggia ma poi sembra appartenerci di nuovo, tutto gira e cambia, si rielabora ma si accosta ancora a noi, in una danza di gusto e tendenze che ci rapisce malgrado il tempo trascorso (un po’ come quando, quelli bravi del settore, ci vogliono dire che le mode tornano tutte, a cadenze di dieci/quindici anni di distanza le une dalle altre). Ecco, dunque, il titolo di questo viaggio nel tempo. Che il nostro speciale abbia inizio!
(Sigla)
Siete curiosi, quindi? Attendete fiduciosi il prossimo appuntamento con Turn turn turn e salite su questo immaginario bus in giro nel tempo, che spero davvero possa entusiasmarvi al pari di come è accaduto a me.
A presto!